Cavalli all'aratro

Ligabue, Antonio

Cavalli all'aratro

Descrizione

Identificazione: Due cavalli imbizzarriti, con accanto due uomini ed un cane, nel bel mezzo di un temporale

Autore: Ligabue, Antonio (1899-1965), esecutore

Cronologia: post 1956

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tavola

Misure: 93,5 x 62,5

Notizie storico-critiche: Al IX° Premio Suzzara (1956) mq 150 di legno compensato e una forma di formaggio grana.
La qualità cromatica dell'opera è impostata su tonalità e su accostamenti di colori forti e vivaci. Il linearismo piatto, la mancanza di profondità e di volume, sostituita da un'agitazione drammatica nei contorni, e l'uso di un colore denso, plastico, inseriscono quest'opera nel genere pittorico naif.
L'autore nasce a Zurigo nel 1899 e viene registrato col nome di Antonio Costa (cognome della madre non sposata). Bonfiglio Laccabue, un emigrato in Svizzera nato a Gualtieri, gli darà il suo nome rendendolo così anche cittadino di quel paese. Frequenta le scuole elementari con molta difficoltà. Nel 1913 manifesta i primi disturbi nervosi e viene affidato ad un istituto per giovani non normali. Nel 1915 è espulso dall'istituto e rimane a Staad con la famiglia fino al 1917. Dal 1917 al 1965 (anno di morte) verrà ricoverato in vari istituti psichiatrici. Nel 1919 viene espulso dalla Svizzera su denuncia della madre e inviato in Italia. Nel 1921 lavora a Gualtieri come giornaliero. Comunica solo in svizzero-tedesco. Col trascorrere degli anni aumenta sempre più il suo isolamento, ma tra il '27 e il '28 conosce Mazzacurati, Mozzali, Bartoli ed il flautista Ferretti, che si accorgono della sua abilità di disegnatore. Solo dopo il 1948 comincia a vendere i quadri e nel 1962 si inaugura la sua prima personale a Guastalla. Muore al ricovero Galli di Gualtieri il 27 maggio 1965, mentre a Reggio Emilia era in corso una sua mostra.

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, E. (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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