L'uomo che protesta

Pisani, Agostino

L'uomo che protesta

Descrizione

Identificazione: Busto maschile con un cartello davanti al petto e un altro cartello dietro alle spalle

Autore: Pisani, Agostino (1937), esecutore

Cronologia: post 1967

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: bronzo

Misure: 50 x 27 x 53

Notizie storico-critiche: Al XX° Premio Suzzara (1967) fu premiato con il puledro (L. 500.000), ex aequo con l'opera dello scultore Servino "Il coltivatore e il suo prodotto".
L'espressionismo dell'immagine è generato da masse plastiche frantumate in settori, contribuendo allo spirito della raffigurazione d'un individuo dissociato. I cartelli che l'uomo porta sono come scudi, protezioni contro l'offesa. La dura fisionomia del volto si concentra nella tesa e decisa espressione della bocca serrata.
L'artista nasce a Savona nel 1937; dal 1952 al 1957 frequenta ad albisola lo studio dello scultore e ceramista antonio Siri. L'interesse principale della sua produzione, fin dalla seconda metà degli anni Cinquanta è l'indagine sul mondo degli oggetti quotidiani, anche se sviluppa via via tematiche parallele. Dal 1970 al 1973 è dominante la ricerca sull'uomo e sul suo lavoro. Nelle dimensioni ridotte la scultura dell'artista trova gli esiti più convincenti: dal 1974 le opere di maggiori dimensioni sono costruite come assemblage di parti che possiedono una valenza anche singola. In questo periodo compie una svolta formale: smussa certe superfici scabre e spigolose per prediligere forme più morbide, levigate, in cui il volume è dominante. Importanti le presenze espositive in questi anni, da Brescia a Cesena, a Suzzara, a Milano.Seguono: la serie dei "Libri" (1975-76) ; la serie dedicate ai maestri del passato (Paolo Uccello, Benedetto Antelami); quella dedicata al caso Pinelli e "LA dote"".

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, E. (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).