Stipo
Speluzzi, Giuseppe
Descrizione
Autore: Speluzzi, Giuseppe (1825-1898)
Ambito culturale: ambito italiano
Cronologia: post 1600 - ante 1699
Tipologia: arredi e suppellettili
Materia e tecnica: ebano; avorio; bronzo; argento
Misure: 121 x 83 x 147 ; 51
Descrizione: Stipo in ebano e avorio decorato con figure in bronzo cesellato e dorato, con intarsi in pietre dure. Il basamento in ebano nero, sagomato e guarnito con mascheroni in bronzo cesellato è aggiunto in epoca più tarda. Il calice in argento sulla sommità reca un'iscrizione "Dominicus filio Patri Virgilio", mentre nella base è uno stemma con mitra, circondato da cartiglio con l'iscrizione "Vivite felices. Quibus est fortuna peracta iam sua". Anche il calice è aggiunta postuma.
Notizie storico-critiche: Lo stipo è stato fortemente rimaneggiato: il basamento in ebano nero è aggiunto da Giuseppe Speluzzi nel 1859 in occasione di un primo restauro dell'opera, e anche il calice posto sulla sommità è un'aggiunta dello stesso Speluzzi del 1881. Lo stipo è stato acquistato entro il 1849 presso Bartolomeo Merelli, negoziante. La tipologia dello stipo o monetario è di origine olandese e si diffonde in Italia, importata dalla Francia, in particolare in Toscana e Lombardia con un periodo di massima diffusione tra il 1550 e il 1650. Il "commesso" in pietre dure che lo decora è tipico di un laboratorio romano, che utilizzava pietre lucidate collocate secondo uno schema geometrico lineare; particolarmente preziose quelle della parte centrale, che ornano i numerosi piccoli cassetti.
Collezione: Collezioni d'arte del Museo Poldi Pezzoli
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/RL480-00044/
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