Adorazione della Croce

scuola veneta

Adorazione della Croce

Descrizione

Ambito culturale: scuola veneta

Cronologia: 1690 - 1699post 1744 - ante 1750

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 136 cm x 100 cm

Notizie storico-critiche: Non sono state individuate, ad ora, notizie circa la provenienza dell'opera, che non risulterebbe descritta nelle guide a stampa ed è registrata per la prima volta nell'inventario della Galleria compilato da Enrico Scalzi (Catalogo della Pinacoteca Tadini, Lovere, Manoscritto, 1920 post ? 1966, tra le "Opere non elencate") ma non compare nella guida a stampa del 1929. La pertinenza alla collezione Tadini è quindi difficile da confermare.

Come ha notato Stefano L'Occaso (comunicazione scritta alla direzione, 24 novembre 2021) il dipinto deriva da una delle tele del soffitto di Santa Croce in Gerusalemme a Roma dipinto da Corrado Giaquinto nel 1743 (D'Orsi 1958). Il ciclo era stato commissionato a Giaquinto da Benedetto XI , già cardinale titolare della chiesa, a conclusione degli imponenti lavori di restauro avviati nel 1743-1744 e comprende due tele: la Madonna che presenta s. Elena e Costantino alla Trinità nel soffitto della navata centrale, e, nella volta del transetto, l'Apparizione o Adorazione della Croce. In effetti la tela, così come il dipinto dei Musei Civici di Imola, sembrano derivare dal bozzetto piuttosto che dalla tela (si noti, in particolare, l'assenza delle iscrizioni intorno alla croce). Il bozzetto era conservato presso la Fondazione Romano a Firenze.
Non sono emerse, ad ora, notizie su Carlo Giuseppe Morosini che - secondo l'iscrizione apposta al verso - avrebbe realizzato la tela e che Angelo Loda (comunicazione scritta al museo, 8 maggio 2019) identifica come pittore lodigiano.
M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Albertario, Marco (2021)

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