Ercole e il leone nemeo

ambito dell'Italia centrale

Ercole e il leone nemeo

Descrizione

Ambito culturale: ambito dell'Italia centrale

Cronologia: post 1500 - ante 1550

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo/ scultura

Misure: 36 cm x 49,5 cm x 12 cm ; 31,5 cm x 6,7 cm x 46 cm ; 36 cm x 49,5 cm x 6,3 cm

Descrizione: Rilievo in marmo, raffigurante Ercole che combatte con il Leone di Nemea.
Il leone rimane in secondo piano, mentre l'uomo è più in rilievo.
È presente un'ambientazione montuosa.
Sul retro della cornice è presenta un sigillo frammentario in ceralacca rossa dell'Inventario Giudiziale redatto alla morte del conte nel 1829.

Notizie storico-critiche: Il rilievo, acquistato da conte Tadini nella seconda metà del terzo decennio dell'Ottocento: è infatti del 7 novembre 1827 la notizia di un restauro effettuato a Bergamo da Francesco Fossati, probabilmente da identificare con quello che tuttora segna la figura. (ATLas, faldone XI, fascicolo 19, documento 1396 [1795] )

L'orientamento verso la scuola fiorentina trova conferma nelle significative analogie tecniche e stilistiche con una seconda lastra (che conosco grazie alla cortesia di Vito Zani) rappresentante Ercole e Anteo (marmo, 46,5x29 cm) passato ad un'asta da Sotheby's (1000 Ways of Seeing: the Private Collection of the late Stanley J. Seeger, London, 5-6 marzo 2014, lotto 208) presentato con un riferimento all'ambito di Baccio Bandinelli. Per il rilievo londinese, già riferito a Vincenzo de Rossi, è stato suggerito il nome di Giovanni Bandini (1540-1599), che collaborò con Bandinelli nell'ultima fase della sua vita. Si noti, per inciso, la coincidenza di date con il trasferimento del momumentale gruppo con Ercole che soffoca l'Idra di Lerna di Vincenzo de Rossi, dal cui basamento si è supposto potessero derivare i rilievi della serie, trasferito dalla residenza di famiglia Niccoli a Firenze alla villa di Camugliano nel 1824, data che potrebbe rappresentare un significativo post-quem per l'acquisto.

Tuttavia, a giudizio di Matteo Ceriana (comunicazione orale), l'esemplare loverese si inquadra in un altro ambito cronologico, decisamente più precoce.
M. Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Trichies, S. (2005)

Aggiornamento: Albertario, Marco (2014); Albertario, Marco (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

‹ precedente | 45 di 451 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).