Camice ecclesiastico

manifattura lombarda

Camice ecclesiastico

Descrizione

Ambito culturale: manifattura lombarda

Cronologia: 1800 - 1824

Tipologia: paramenti liturgici

Materia e tecnica: tela di lino/ merletto a fuselli/ merletto meccanico

Misure: 202 cm x 140 cm

Descrizione: Camice a forma di tunica in tela di lino; merletto a fuselli originale sul fondo della veste e intorno al collo; merletto meccanico sulle maniche.

Notizie storico-critiche: Il camice in esame è riferibile ad una manifattura probabilmente locale attiva nei primi anni dell'Ottocento. Si tratta di una tunica munita di apertura per il capo e per le maniche che viene indossata sopra il comune vestito da tutti coloro che officiano durante la liturgia. Deriva dalla veste che veniva portata comunemente dai cittadini dell'impero romano. Non si sa quando divenne un abito propriamente liturgico, ma il suo uso è attestato sin dall'VIII secolo. Nei tempi più antichi il camice era realizzato in lino, lana e successivamente anche in cotone. Può essere di qualunque tessuto leggero, purché bianco. Secondo principi e norme per l'uso del Messale Romano, va indossato sopra e dopo l'amitto ed è stretto ai fianchi dal cingolo. Amitto e cingolo possono essere omessi purché il camice sia fatto in modo tale da coprire il collo e da aderire ai fianchi (omissione non permessa nel rito di San Pio V). Tra le particolarità, alle estremità del camice e all'altezza degli orli, possono essere applicati ricami o merletti di ogni genere. Nel caso in esame il merletto a fuselli originale risulta presente solo sul fondo delle veste e intorno al collo, dove per altro è eseguita a ricamo un'iscrizione in ricordo del figlio del conte Tadini morto nel 1799. Il merletto meccanico delle maniche è di fattura posteriore.
Il camice venne trasportato dalla cappella di San Giuseppe in Santa Maria in Valvendra alla cappella Tadini nel 1951.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2012); Fracassetti, Lisa (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

‹ precedente | 153 di 2053 | successivo ›

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).