Benedizione dell'acqua lustrale e battesimo

Guido di Piuro (attribuito)

Benedizione dell'acqua lustrale e battesimo

Descrizione

Autore: Guido di Piuro (attribuito), lapicida

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1156

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: pietra ollare/ scultura

Misure: 83 cm x Ø 180 cm

Descrizione: Grande vasca monolitica circolare in pietra ollare, scolpita all'esterno a mezzo rilievo con una successione di figure a tutta altezza che illustrano i riti della benedizione dell'acqua lustrale e del battesimo celebrati nella Veglia Pasquale. Ricco di personaggi descritti con attenzione nei paramenti e nelle suppellettili, il rilievo mostra il padrino con in braccio il bimbo da battezzare, preceduto da un accolito con il cero pasquale. Questi precede un sacerdote che recita la preghiera di benedizione del fonte leggendo dal sacramentario sorretto da un diacono. Un altro sacerdote con pileo e croce pastorale è posto alle spalle del diacono e a sua volta seguito da un suddiacono con un candeliere e da tre ministranti che reggono, rispettivamente, il turibolo, le ampolle e gli oli santi. Assistono al rito un fabbro al lavoro presso un castello, una sentinella sulla torre e un cavaliere con falcone al braccio. Sul collarino della vasca corre un'iscrizione latina con i nomi dei committenti e la data 1156.

Notizie storico-critiche: Il manufatto è oggi custodito all'interno del battistero costruito nella prima metà del Settecento, sorto in sostituzione di un più antico edificio del XIV secolo abbattuto in occasione della risistemazione del quadriportico antistante la chiesa collegiata di S. Lorenzo. Probabilmente durante il trasporto della vasca nel nuovo battistero andarono perduti i peducci che sostenevano il monolite scolpito, raffiguranti i simboli dei quattro Evangelisti, descritti nella relazione di Visita Pastorale del vescovo Torriani del 1668.
La lunga iscrizione che data al 1156 l'esecuzione del fonte è un documento diretto che attesta la committenza congiunta delle magistrature cittadine di Chiavenna e di Piuro, comunità che venivano da un periodo di aspri conflitti. La creazione di un manufatto simbolico come la vasca battesimale - il rito della purificazione dal Peccato Originale sanciva anche l'ingresso nella comunità dei cives - solennizzava una ritrovata concordia e un nuovo assetto dei rapporti fra i due maggiori centri della Valchiavenna. L'ultimo nome citato è quello di Guido di Piuro, che non figura tra i consoli dell'epoca. Alcuni storici hanno ipotizzato possa trattarsi dello scultore del fonte, si comprenderebbe così perché alla fine dell'elenco di nomi ci sia scritto "feverunt" (fecero) in luogo del più comune "fecerunt fieri" (fecero fare) utilizzato quando si fa riferimento ai promotori di un'opera.
L'analisi stilistica conferma l'attribuzione del fonte a maestranze lombarde che utilizzarono la pietra ollare, un materiale che veniva cavato e lavorato in Valchiavenna fin dall'antichità, in particolare a Piuro. Il rilievo narrativo che si dispiega come un corteo possiede un linguaggio fatto di piani ampi e volumi compressi, sinteticamente definiti, elementi tipici degli apparati scultorei dei grandi cantieri tra la fine del XI e l'inizio del XII secolo.
Il tema del rito della benedizione dell'acqua lustrale e del battesimo celebrati durante la Veglia Pasquale non è frequentemente svolto; inoltre è particolare la presenza di tre figure di contemporanei - il fabbro, il soldato e il cavaliere - che secondo alcuni andrebbero interpretati, rispettivamente, come gli artigiani, gli abitanti del contado e i nobili, rappresentanti della nascente società comunale. Altri studiosi vedono nei tre personaggi un delegato dell'imperatore che interviene alla Veglia Pasquale (cavaliere) e una sorta di rappresentazione simbolica di Chiavenna e della sua nuova dignità di libero Comune (fabbro e cavaliere).

Collezione: Raccolte del Museo del Tesoro e Battistero della Collegiata di S. Lorenzo

Collocazione

Chiavenna (SO), Battistero della Chiesa di S. Lorenzo

Credits

Compilazione: Perlini, Silvia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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