Elsa di spada

manifattura giapponese

Elsa di spada

Descrizione

Identificazione: scimmie

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: post 1700 - ante 1799

Tipologia: armi e oggetti storico-militari

Materia e tecnica: metallo / traforo, agemina

Misure: 0.5 cm x Ø 7 cm

Peso: 0.0976 kg

Descrizione: Elsa di spada giapponese di forma tonda. Sono presenti il foro centrale per il codolo (nakagoana) e il foro di sinistra (kozuka hitsuana). La decorazione è realizzata con la tecnica sukashi, a traforo, raffigurante il motivo chiamato da alcuni autori "delle mille schimmie".

Notizie storico-critiche: In Giappone l'elsa è detta "tsuba". La sua funzione primaria è quella di fare in modo che la mano di chi impugna la spada non finisca sulla propria lama, oltre a bilanciare la spada e a proteggere la mano dalla lama dell'avversario.
Indirettamente, gli tsuba servivano anche a mostrare lo stato sociale e il gusto personale e, come per altri oggetti d'uso, divennero presto un mezzo d'espressione artistica.
Dal XIX secolo, quando la spada e i suoi accessori divennero più decorativi che funzionali, e ancor più dal 1878, a seguito della proibizione di portare la spada, gli tsuba erano prodotti come oggetti da collezione favoriti dagli occidentali, che li vedevano come una originale e nuova forma d'arte. Molti di questi oggetti raggiunsero infatti l'Europa già nell'Ottocento.

Degli spessori di rame sono stati applicati ai vertici del nakagoana per fermare perfettamente l'elsa sulla lama.

Il motivo delle 1000 scimmie veniva spesso utilizzato dagli artisti Mitsuhiro I e Mitsuhiro II, che hanno vissuto nella provincia di Hizen all'inizio del XIX secolo. La scimmia ha il ruolo di messaggero delle divinità shintoiste e buddiste con il mondo umano.

Questi tsuba, influenzati dallo stile cinese, sono chiamati namban (lett. barbari del sud) tsuba.

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Tedeschi, Isabella (2010)

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