Kinko sennin e carpa

manifattura giapponese

Kinko sennin e carpa

Descrizione

Ambito culturale: manifattura giapponese

Cronologia: post 1700 - ante 1899

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: osso / intaglio, patinatura

Misure: 3.4 cm x 4.6 cm x 1.1 cm

Peso: 0.0157 kg

Descrizione: Netsuke, fermaglio per cintura, in osso scolpito a tuttotondo e patinato, raffigurante il sennin Kinko, tipicamente rappresentato come un uomo con lunga barba che cavalca una carpa più grande di lui. Alcuni dettagli, come i capelli e le decorazioni del kimono, sono incisi in nero. Sulla base sono presenti tre fori, creati probabilmente in Europa per saldare l'oggetto ad un piedistallo, mentre i due fori obliqui (himotoshi) per il cordoncino, sono stati praticati su un fianco della carpa. Alla base si trovano quattro segni incisi in rosso.

Notizie storico-critiche: La leggenda di Kinko sennin si fa risalire alla Cina del XII secolo, e narra del maestro cinese Qin Gao, che fu invitato dal Re delle acque a visitare il suo mondo. Quando tornò a cavallo di una carpa, istruì i suoi discepoli a non mangiare più pesce.

Il netsuke è un accessorio dell'abito tradizionale giapponese che permetteva di sospendere alla cintura una serie di oggetti quali l'astuccio per sigillo o per medicinali (inro), la borsa da tabacco e la pipa, il completo da scrittura (yatate), oppure il borsello o la bottiglietta per il profumo. Questi oggetti erano detti "koshisage" o "sagemono", cose sospese - ai fianchi. Essi erano legati a un cordoncino che passava per una piccola perla, lo "ojime", e infine al netsuke che fungeva da contrappeso e andava a fermarsi alla cintura. Il netsuke nasce infatti per permettere di sfilare gli oggetti dalla cintura senza doverli slegare e legare continuamente.

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Credits

Compilazione: Tedeschi, Isabella (2010)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).