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Bergognone (esecutore)

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Descrizione

Autore: Bergognone (esecutore) (1453 ca.-1523), esecutore

Cronologia: ca. 1499 - ca. 1500

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola / pittura a tempera; tavola / pittura a olio

Misure: 96.6 cm x 139 cm (intero)

Descrizione: L'opera rivela l'interno della stanza di Maria che, intenta alla lettura, riceve l'improvvisa visita dell'arcangelo Gabriele che trattiene fra le mani un candido giglio, mentre una parte dell'annuncio che recita alla Vergine si legge nel bordo dorato della sua veste "Et ecce Elixabeth cognata tua, et ipsa concepit, in senectute sua". Maria, dal viso dolcemente malinconico come tutte le Madonne del Bergognone, alza la mano per schermarsi mentre in alto la colomba, simbolo dello Spirito Santo, la illumina con i suoi raggi dorati. La tavola rivela contatti con la pittura fiamminga negli splendidi brani di natura morta: un'anta dell'armadio si apre per mostrare la clessidra che scorre, un libro e un pomo, appeso a un pilastro un bellissimo rosario con perle di vetro rosso mentre il letto a baldacchino dalla tenda annodata, di matrice leonardesca, permette di scorgere la preziosa coperta. Il paesaggio dietro la loggia individua una luce pomeridiana, che fonde la cultura d'oltralpe con quella lombarda dell'intimità della stanza, del cortile in cui silenziosamente trovano posto un pavone e le rondini. Una luce usata come ausilio alla narrazione, che negli incarnati diviene argentea e che deriva il suo colore cinericcio dal grande pittore lombardo Vincenco Foppa.

Notizie storico-critiche: Nel 1840, in occasione degli ultimi interventi decorativi della cupola ad opera di Enrico Scuri, vengono spostate le quattro tele con le Storie di Sant'Anna nei due muri a lato dell'altare maggiore, mentre nella cappella sono posizionate le quattro tavole eseguite da Ambrogio da Fossano detto il Bergognone. In origine destinate alla cappella centrale come completamento della decorazione della zona absidale eseguita in collaborazione con il fratello Bernardino e il doratore Antonio Raimondi che si era occupato della coloritura dell'ancona in legno intagliato realizzata nel 1494 da Ambrogio e Giovanni Pietro de Donati per l'altare. Bergognone avrebbe dovuto realizzare l'ornamentazione delle zone della cappella che non erano occupate dall'ancona. Al di sotto della volta veniva affrescata l'"Incoronazione della Vergine" con angeli, poi distrutta con il rifacimento del 1691 ma parzialmente visibile nella tavola con la "Presentazione al tempio". Terminato nel 1498 il lavoro di Raimondi, Ambrogio avrebbe completato la sua opera solamente nel 1500 quando gli affreschi vennero valutati da Giacomo de Mottis e Antonio Cicognara.

Collocazione

Lodi (LO), Tempio civico dell'Incoronata

Credits

Compilazione: Faraoni, Monja (2013)

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