Angeli con frutta

Piazza, Callisto (esecutore); Piazza, Cesare (esecutore); Piazza, Scipione (esecutore)

Angeli con frutta

Descrizione

Autore: Piazza, Callisto (esecutore) (1500-1561), esecutore; Piazza, Cesare (esecutore) (1499-1562), esecutore; Piazza, Scipione (esecutore) (1500 ca.-1552), esecutore

Cronologia: ca. 1534 - ca. 1538

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: malta/ pittura

Descrizione: La cappella presenta una decorazione ad affresco con putti, strumenti musicali e animali che rivelano una modifica nel linguaggio di Callisto, che qui dispone le figure in modo asimmetrico e dalla forme ingigantite. La volta ha fondo blu con motivi a racemi a stucco dorato, la ghiera è a rilievo con festoni con foglie, fiori e piccole coppe con frutti, mentre la cornice marcapiano è a fondo blu con motivi di draghi in oro. Nei tondi busti di profeti in terracotta modellati da Agsotino de' Fondulis e oculo affrescato con due profeti.

Notizie storico-critiche: La seconda cappella del lato sinistro del Tempio civico dell'Incoronata è dedicata alle Storie della Passione di Cristo e testimonia sia nei dipinti sia nella decorazione ad affresco delle lesene un profondo mutamento del linguaggio di Callisto Piazza e della sua bottega. Se la teoria dei putti che giocano con la capra posta nel fregio non fornisce sostanziali novità o differenze con quanto dipinto precedentemente, sono le lesene e le paraste a presentare un'articolazione più complessa, una maggiore monumentalità e un'accentuata evidenza naturalistica degli oggetti e delle figure. Alcune teste inserite fra le targhe o la frutta si distinguono per una singolare e a volte caricaturale espressività mentre alla base emerge con illusionistica prepotenza una figura virile a mezzo busto chiusa fra due macine scorciate la cui resa caratterizzata insiema alla presenza di oggetti simbolici di difficile interpretazione, lasciano intendere che si tratti di un ritratto allusivo. Il nuovo criterio di ideazione e impaginazione di Callisto, aiutato dai fratelli Cesare e Scipione, si impone per la sua originalità, per le insistite muscolature delle figure, per il venire meno dell'impianto simmetrico che aveva caratterizzato la prima parte della decorazione e per una completa adesione al linguaggio della "maniera". Giunge a questi risultati deducendo le impaginazioni dalle incisioni di Durer e dal Pordenone, ponendo così l'Incoronata ai vertici della cultura figurativa del Ducato milanese, in antagonismo con la vicina Cremona e la presenza dominante dei Campi. Ai lati quattro tavole e al centro la tela con la Deposizione di Cristo.

Collocazione

Lodi (LO), Tempio civico dell'Incoronata

Credits

Compilazione: Faraoni, Monja (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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