Piatto

Società Ceramica Italiana Laveno

Piatto

Descrizione

Autore: Società Ceramica Italiana Laveno (1856/ 1965)

Cronologia: post 1913

Tipologia: ceramiche

Materia e tecnica: terraglia forte smaltata

Misure: 1.2 x Ø 13.5

Descrizione: Piatto pubblicitario con iscrizioni in nero su fondo bianco. La forma del piatto, non perfettamente circolare, presenta cinque rientri, ognuno contrassegnato da una piccola decorazione con foglie impressa nella pasta.

Notizie storico-critiche: Si tratta di un piatto pubblicitario per la ditta G. Angelotti di Pesaro, depositaria delle lampade Tungsram. Dell'oggetto, eseguito in serie e decorato a mano sottosmalto in nero, il museo possiede due esemplari che si differenziano leggermente nell'iscrizione. Nella scheda di A. Reggiori e N. Sangermano sono indicate entrambe le tecniche di decorazione a mano sottosmalto e a stampa. E' probabile che l'iscrizione sia stata effettuata a mano mentre il disegno della lampada sia a stampa. La tecnica a stampa si basa sull'incisione di una matrice in rame eseguita per lo più a bulino. La lastra viene poi passata allo stampatore che la spalma a caldo con una miscela di colore e altro che è poi compressa nei solchi dell'incisione con un tampone. Pulita la lastra con stracci di lino, la si imprime con il torchio su una carta speciale, la "carta di riso". La carta di riso stampata viene poi applicata (solitamente da mani femminili con pinzette, spignette intrise d'acqua e altro) e premuta con un rullo di panno sul pezzo ceramico. Si procede poi allo stacco della carta con una spugna bagnata oppure per immersione in acqua. L'oggetto è quindi pronto per essere sottoposto ai normali processi di cottura ceramica.

Collocazione

Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico

Credits

Compilazione: Peregalli, Giancarlo (1999)

Aggiornamento: Civai, Alessandra (2009); Fracassetti, Lisa (2009)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).