Teiera

Campi Antonia; Società Ceramica Italiana Laveno

Teiera

Descrizione

Identificazione: Motivi decorativi geometrici

Autore: Campi Antonia (1921-2019), designer; Società Ceramica Italiana Laveno (1856-1965), produttore

Ambito culturale: manifattura S.C.I. LAVENO

Cronologia: post 1951

Tipologia: ceramiche

Materia e tecnica: terraglia forte

Misure: 30 cm x 40 cm

Descrizione: Teiera di foggia fantastica in pasta bianca

Notizie storico-critiche: La teiera (recipiente inv. n. 2203, coperchio n. 2204) appartiene a un servizio da thè decorato con smalti di color nero, viola e rosa e con decori applicati a stampa sottosmalto. Questo servizio da thè "a forma di gallina", spigoloso e surreale, fu esposto alla Triennale di Milano del 1951: Gio Ponti commentò sulla rivista Domus di quell'anno (n. 260, luglio-agosto) che il servizio "apparterrà non alla storia del costume, ma alla storia del gusto e si avvicinerà nelle 'vetrine' di casa a tanti predecessori, servizi da vedere e non toccare. E' un servizio 'in marcia', uccelliforme: l'astrattismo (o concretismo formale) sbocca spesso (o prende le mosse) in forme naturalistiche, animaliformi. I suoi presupposti sono più vicini alla natura che alla geometria, all'analisi psichica che a quella geometrica... Queste ceramiche non solo si muovono, ma saltellano, sculettano, lanciano stridii". Il servizio entrò poi in produzione come piccola serie e con l'aggiunta di altre decorazioni rispetto a quello della Triennale. Sul corpo del servizio si dipana un filamentoso disegno di Antonia Campi, con aloni dai colori improbabili (Biffi Gentili). Il servizio, che segna "una decisa rottura con l'estetica delle linee chiare del modernismo degli anni '30" (Catalogo della mostra "The New Look"), è riportato nel catalogo di scelta degli "Articoli fantasia" della S. C. I. Laveno con denominazione "Servizio da thè C. 73".

Collocazione

Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico

Credits

Compilazione: Reggiori, Albino (1993); Sangermano, Nesta (1993)

Aggiornamento: Civai, Alessandra (2007); Cerati, Giorgia (2024)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).