Granchio

Mengaroni, Ferruccio (attribuito)

Granchio

Descrizione

Identificazione: Amorino

Autore: Mengaroni, Ferruccio (attribuito) (1875/ 1925), artigiano

Cronologia: ca 1920 - ca 1925

Tipologia: ceramiche e porcellane

Materia e tecnica: maiolica

Misure: 87 cm x 87 cm x 28,3 cm (Intero)

Descrizione: Grande granchio marino con otto zampe e due chele, la superficie superiore, seguendo lo stile naturalistico, imita l'aspetto ruvido e granuloso dell'animale.
Si tratta di un contenitore cavo, l'apertura quadrangolare è posta in corrispondenza della testa dell'animale. Il fondo, piatto in terracotta chiara di grana fina, ha due fori utili per appendere l'oggetto. Il rivestimento è composto da una vernice verdastra che, insieme a una tessitura fittissima di tocchi di quadricromia, due tonalità diverse di verde, una di bruno manganese e una di bianco stagno, raggiunge un effetto particolare, fondendosi durante la cottura a gran fuoco.

Notizie storico-critiche: Il granchio è stato realizzato a Pesaro, tra il 1920 e il 1925, da Ferruccio Mengaroni.
È nota la predilezione dell'artista per le opere da esposizione di dimensioni gigantesche, ne sono un esempio, il grande tondo con la "Medusa", il pannello a rilievo con la testa di San Giovanni, e i grandi vasi, come quello raffigurante il "Giudizio universale" di Michelangelo Buonarroti. Nel catalogo della fabbrica Mengaroni figurano almeno una decina di animali tra cui il pesce sanpietro, lungo ben 83 cm, che riporta affinità decorative con il granchio qui in esame. Ambedue gli esemplari sono stati esposti alla Mostra Nazionale delle Ceramiche di Pesaro del 1924 e, l'anno successivo, alla Seconda Mostra Internazionale delle Arti Decorative. Da qui il granchio entrerà direttamente nelle civiche raccolte milanesi.

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Sanson, Angela (2015)

Aggiornamento: Vertechy, Alessandra (2016)

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