Porta

ambito lombardo

Porta

Descrizione

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: post 1887 - ante 1893

Tipologia: arredi e suppellettili

Materia e tecnica: legno; vetro; ottone dorato; latta

Misure: 170 x 16 x 400

Descrizione: Porta centinata a due battenti, pannellata nella porzione inferiore e a vetri superiormente; lo stipite è caratterizzato da una cornice sagomata su basi quadrate. E' conclusa da una luneta in vetro divisa in cinque spicchi da 4 semplici cornicette lignee. Maniglia e lunga bocchetta rettangolare in ottone dorato con motivo a voluta. Sopra la maniglia una placchetta ovale in latta bianca con il numero "11".

Notizie storico-critiche: Nel 1886 fu approvata una legge che stabiliva l'acquisto del palazzo settecentesco Botta Adorno da parte dell'Università, per stabilirvi gli Istituti di Anatomia Umana, Anatomia e Fisiologia Comparata, Medicina Legale e Igiene. Infatti con la morte di Clementina Botta Adorno nel 1882, gli eredi marchesi Cusani Visconti, l'8 maggio 1887 (dopo un primo atto preliminare dell'8 luglio 1885) vendettero l'ex casa da nobile (insieme ad altre proprietà della marchesa, come ad esempio, l'ex complesso monastico di Santa Maria d'Ognissanti detta la Certosina, già acquistato nel 1803 da Luigi Botta Adorno, l'Ortaglia grande, Casa dei Fiocchini, Casa del Grazia, ...) all'Università che iniziò la trasformazione in sede di Istituti Universitari.
L'8 maggio1885 Leopoldo Mansueti, ingegnere del Genio Civile, eleborò un progetto di adattamento del palazzo ad istituti universitari, nella relazione allegata al progetto sottolineava il cattivo stato di conservazione degli interni e delle coperture. Nel 1887 Augusto Maciachini (1818-1899) aveva assunto l'appalto dei lavori di trasformazione, su progetto del Mansueti e nell'autunno 1889, quando si stava lavorando alla nuova facciata, i lavori dovevano essere a buon punto.
Non si trattò solo di un lavoro di restauro, di consolidmento e di adeguamento dei locali del palazzo al nuovo uso universitario, ma nel 1891 furono abbattute le scuderie che occupavano un corpo di fabbrica sul lato est della corte rustica e si affacciavano sulla pubblica piazza, sporgenti rispetto al prospetto dell'attiguo palazzo, fu costruita una nuova facciata, sino ad allora "rozza" e fu ampliato l'edificio verso ovest, con l'aggiunta di un esteso corpo di fabbrica al blocco originario.
I lavori si sarebbero dovuti concludere entro aprile del 1888, ma si protrassero a lungo, sino al 1893, tanto da provocare un'azione legale. Il 30 aprile 1892 il Prefetto ordinò l'apertura forzata del palazzo e nello stesso anno Giovanni Zoja, Direttore del Gabinetto Anatomico, e Leopoldo Maggi presentarono una domanda relativa all'arredo delle sale di Anatomia Umana e di Anatomia e Fisiologia Comparata. Il verbale di consegna definitivo degli edifici è però datato 9 aprile 1895, ma numerosi locali vennero sotratti sia all'Istituto di Maggi che di Anatomia, perchè Golgi decise lo spostamento del suo Istituto di Patologia generale e di medicina, non previsto in origine. Nel 1898 fu trasferito nel palazzo l'Istituto di Anatomia con il Museo: una porta metteva in comunicazione interna il museo di Giovanni Zoja con iquello di Leopoldo Maggi.

Collocazione

Provincia di Pavia

Credits

Compilazione: Manara, Roberta (2008)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).