Ritratto del cavaliere Agostino Figaro

Garberini, Giovan Battista

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Ritratto del cavaliere Agostino Figaro

Descrizione

Autore: Garberini, Giovan Battista (1819-1896), pittore

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: 1882

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 47 cm x 60 cm (intero)

Descrizione: Ritratto del benefattore Cav. Agostino Figaro in medaglione ovale su fondo bruno scuro, in abito scuro con camicia bianca. Medaglia sul petto. Incarnato rosato e capelli bianchi resi con grande abilità. Cornice in legno dorato.

Notizie storico-critiche: Il dipinto fa parte di una serie di ritratti commemorativi di benefattori di impostazione omogenea, ugual misura ed ugual incorniciatura che sembrano continuare la galleria dei ritratti di benemeriti benefattori iniziata nella prima metà nell'Ottocento dalla Congregazione di Carità per celebrare il personaggio che beneficiava l'ente caritatevole. L'icongrafia è quella classica in uso presso gli enti ospedalieri o caritatevoli: ritratto con cartiglio celebrativo del benefattore in cui viene dichiarata la somma legata.
La serie è composta anche da una serie di dipinti di ugual impostazione eseguiti dal pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (Vigevano 1819/1896). Anzi alcuni ritratti di benefattori vengono eseguiti due volte: una per opera di un anonimo pittore locale; l'altra dal Garberini (si veda il caso di Andrea Mercalli, ad es.).
Il ritratto evidenzia le caratteristiche esecutive e la raffinata tecnica pittorica del Garberini, particolarmente portato al ritratto che interpretò con grande sensibilità. Nel suo ultimo periodo il Garberini utilizza una pennelata più pastosa e meno sfumata ed impasti cromatici più tendenti al rossiccio rispetto alle opere del periodo precedente.
La Commissione Amministratrice dell'Ospedale decise di intraprendere una raccolta di ritratti dei benefattori e a seconda della quantità di somma donata avrebbe provveduto a far realizzare un dipinto a tutta figura o una a mezza figura. Per l'esecuzione dei dipinti si incaricò Giovan Battista Garberini che realizzò la serie dal 1876 iniziando dai ritratti del vescovo Forzani e Angelo Colli Cantone. Purtroppo questo piano di riordino si realizzò solo in parte per mancanza di fondi, per cui si procedette alla realizzazione dei ritratti a mezza figura entro tondi e con una targa dipinta nel margine inferiore in cui si riportarono solo i dati anagrafici del ritrattato e l'ammontare della somma donata. Nel 1880 fu realizzata un'altra parte di ritratti comprendenti le effigi del marchese Arconati Visconti, Giuseppina Bellone, Marcellino Nebbia, Luigi Maria Mattacchini e del marchese Apollinare Rocca Saporiti. Tutti questi dipinti recano la firma di Garberini e la data. Nel 1881, altri tre ritratti: Elisabetta Bolgiani, Tersa Meschini Borra e Teresa Lissi vedova Chiapasco anche se di quest'ultimo non si è certi poiché non è autografato. Nel 1882 realizza l'effige di Agostino Figaro. Nel 1884 quelli di di Camillo Ambrosioni, Carlo Camani e Andrea Mercalli. Nel 1893 realizza il ritratto di Giuseppe Tosi e di Maria Sala. Nel 1895 quello di Giovanni Porta. Nel 1896 Garberini morì lasciando all'Ospedale, parte della serie dei dipinti da lui realizzati. Nella collezione sono conservati delle sue effigi, uno di sua proprietà, poi donato all'Ospedale che servì come modello per l'effige destinata a essere inserita nella serie dei benefattori.

Collocazione

Provincia di Pavia

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia

Credits

Compilazione: Casati, Paola (2009)

Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)

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