Ritratto del cavaliere Domenico Pisani

Garberini, Giovan Battista

Ritratto del cavaliere Domenico Pisani

Descrizione

Autore: Garberini, Giovan Battista (1819-1896), pittore

Cronologia: 1875

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela / pittura a olio

Misure: 38 cm x 40 cm (intero)

Descrizione: Ritratto del benefattore Cavalier Domenico Pisani, nei suoi ultimi anni di vita, all'interno di ovale a fondo bruno scuro in giacca nera, camicia bianca e Croce dell'Ordine Mauriziano appuntata sul bavero della giacca. Incarnato tendente al rossiccio con capelli bianchi e folta barba bianca finemente eseguita. Importante cornice dorata e intagliata.

Notizie storico-critiche: Il ritratto è opera del pittore vigevanese Giovan Battista Garberini (1819/1896), che frequentò l'Accademia di Brera a Milano grazie ad una sottoscrizione di alcuni notabili vigevanesi tra cui Domenico Pisani. Il Garberini eseguì diversi ritratti del suo mecenate Pisani, di cui uno, identico a questo e presente in Quadreria almeno fino al 1976, ora non è rinvenibile. Il ritratto evidenzia la raffinata tecnica pittorica del Garberini, particolarmente dotato per il ritratto. Il dipinto è incorniciato con un'importante cornice intagliata e dorata (scheda 153). L'Ospedale possiede un altro ritratto del mecenate Domenico Pisani, che lo ritrae in età giovanile, di più ampio formato. Questo ovale è stato eseguito in memoriam, tre anni dopo la morte del Pisani avvenuta nel 1872, e rappresenta il cavaliere nei suoi ultimi anni, in abito scuro, con la Croce dell'Ordine mauriziano, sul risvolto della giacca. Domenico Pisani fu ritratto a distanza di ben tre anni dalla scomparsa. Sia l'espressione paterna sia l'atteggiamento accomunano quasta effige a quella sulla tomba del Cimitero, eseguita ad affresco. E' evidente che il pittore si è servito, forse, di un'immagine fotografica.
Il dipinto fa parte di quella serie di ritratti che dovevano far parte di una volontà di rinnovamento della quadreria che fu attuato solo in minima parte, come dimostrano sia la scarsa documentazione archivistica, sia i pezzi conservati attualmente presso l'ospedale. La prima notizia inerente alla commissione di nuovi ritratti risale al settembre del 1876 ed è ricavata da un verbale di seduta del regio commissariato straordinario.
Del dipinto esiste una piccola versione autografa, di cm. 11x8, conservata all'Ospedale Civile insieme al pendant, un ritratto di Adelaide Cornaggia Medici, di identiche dimensioni.
Domenico Pisani fu Cavaliere della Corona d'Italia e Ufficiale dell'Ordine Mauriziano e sposò Adelaide Cornaggia. Grazie a Pisani, sullo scadere dell''800 la quadreria dell'ospedale vide un significativo incremento delle collezioni grazie ai suoi lasciti serviti anche per istituire due borse di studio: uno per un giovane artista vigevanese da mantenere agli studi all'Accademia di Brera; ed una per il Conservatorio Verdi di Milano. Il Pisani nel 1834 era stato tra i sottoscrittori della lista dei benefattori vigevanesi indetta per mantenere agli studi il Garberini all'Accademia di Brera a Milano ed una per il Conservatorio Verdi di Milano. Il Pisani fu sindaco di Vigevano negli anni 1844-45.
La cornice del dipinto, dorata e riccamente lavorata con motivi floreali a traforo venne donata dall'intagliatore Bernardo Crosio Leonardi, "per segno di riconoscenza della benefica assistenza prodigatagli tanto dal pio benefattore Pisani tanto poscia da questa commissione".
La Commissione Amministratrice dell'Ospedale decise di intraprendere una raccolta di ritratti dei benefattori e a seconda della quantità di somma donata avrebbe provveduto a far realizzare un dipinto a tutta figura o una a mezza figura. Per l'esecuzione dei dipinti si incaricò Giovan Battista Garberini che realizzò la serie dal 1876 iniziando dai ritratti del vescovo Forzani e Angelo Colli Cantone. Purtroppo questo piano di riordino si realizzò solo in parte per mancanza di fondi, per cui si procedette alla realizzazione dei ritratti a mezza figura entro tondi e con una targa dipinta nel margine inferiore in cui si riportarono solo i dati anagrafici del ritrattato e l'ammontare della somma donata. Nel 1880 fu realizzata un'altra parte di ritratti comprendenti le effigi del marchese Arconati Visconti, Giuseppina Bellone, Marcellino Nebbia, Luigi Maria Mattacchini e del marchese Apollinare Rocca Saporiti. Tutti questi dipinti recano la firma di Garberini e la data. Nel 1881, altri tre ritratti: Elisabetta Bolgiani, Tersa Meschini Borra e Teresa Lissi vedova Chiapasco anche se di quest'ultimo non si è certi poiché non è autografato. Nel 1882 realizza l'effige di Agostino Figaro. Nel 1884 quelli di di Camillo Ambrosioni, Carlo Camani e Andrea Mercalli. Nel 1893 realizza il ritratto di Giuseppe Tosi e di Maria Sala. Nel 1895 quello di Giovanni Porta. Nel 1896 Garberini morì lasciando all'Ospedale, parte della serie dei dipinti da lui realizzati. Nella collezione sono conservati delle sue effigi, uno di sua proprietà, poi donato all'Ospedale che servì come modello per l'effige destinata a essere inserita nella serie dei benefattori.
Vedi campo OSS per notizie su Garberini.

Collocazione

Provincia di Pavia

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Pavia

Credits

Compilazione: Casati, Paola (2009)

Aggiornamento: Knapp, Blanka (2012)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).