Dipinto

Bagnatore, Pietro Maria

Dipinto

Descrizione

Autore: Bagnatore, Pietro Maria

Cronologia: post 1550 - ante 1620

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: intonaco/ pittura a fresco

Notizie storico-critiche: L'epigrafe murata in facciata ricorda che la chiesa di San Giacomo è stata rifondata nell'anno 1542, "essendo quasi distrutta per vecchiaia" (si veda V. Gheroldi 1944). Le tre fasi di decorazione dell'oratorio vanno rilette alla luce delle tre date che emergono dagli affreschi e dalla pala d'altare, quest'ultima data letta erroneamente da Anelli (1978) 1601. La prima opera ad essere stata approntata dal pittore-architetto fu proprio la pala d'altare con il Martirio di San Giacomo Maggiore, datata sul cartiglio in basso a sinistra al 1580, seguita dalla decorazione della volta, nel 1589 (sull'arco santo) e dai riquadri delle pareti, con scene evangeliche e della vita del santo, affrescate nel 1592 (epigrafe dipinta sulla destra). La fase decorativa va dunque anticipata di in una decina d'anni, a cavallo tra il penultimo e l'ultimo decennio del Cinquecento, quando Pietro Maria Bagnatore aveva concluso il proprio apprendistato a Novellara e a Roma, presso, rispettivamente, Lelio Orsi e Girolamo Muziano.
Va detto però che il tipo di decorazione "a grottesche" della volta e di altri ambienti dell'unica navata della chiesa di San Giacomo rimandano a certi gusti romani di Lattanzio Gambara e alle sue pareti e facciate dipinte in Brescia nei decenni precedenti. Un confronto interessante può essere la volta della sagrestia della chiesa dei Miracoli a Brescia, luogo dove Il Bagnatore ma anche altri pittori manieristi bresciani si stavano confrontando.
Già Luciano Anelli notava la tecnica ad affresco di Bagnatore, che utilizzava l'incisione indiretta (Anelli parla di spolvero) per tracciare le linee compositive essenziali sulla preparazione, prima di stendere il colore. In controfacciata si aprondo due riquadri a monocromo: San Giacomo e una Santa. Su entrambe le pareti della prima campata sono dipinte scene evangeliche, a sinistra l'Adorazione dei Magi e a destra l'Adorazione dei pastori. Non c'è dubbio sull'autografia di questi affreschi, da confrontarsi con l'Adorazione di San Cristo a Brescia e con l'Annunciazione della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, sempre in città. Sopra la cantoria che occupa la controfacciata c'è il riquadro affrescato con il Trasporto del'Arca dell'Alleanza. La seconda e terza campata sono occupate dalle scene della vita di San Giacomo Maggiore, che continuano la narrazione idealmente incominciata sull'arco santo, dove c'è la Vocazione di Giacomo con la data 1589.
La volta del presbiterio è affrescata (come, credo, dovrebbero esserlo anche le pareti, ma coperte da scialbo) con un interessante oculo scorciato (tanto caro ai quadraturisti bresciani del Seicento!) dal quale si affaccia Gesù Cristo al centro.

Collocazione

Provincia di Mantova

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Spedali Civili di Brescia

Credits

Compilazione: Piazza, Filippo (2009)

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