Martirio di San Giacomo

Bagnatore, Pietro Maria

Martirio di San Giacomo

Descrizione

Autore: Bagnatore, Pietro Maria

Cronologia: post 1580

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 178 cm x 223 cm

Notizie storico-critiche: Pietro Maria Bagnatore, autore di questa pala, era anche architetto. Di lui si conoscono alcuni progetti per il Duomo Nuovo di Brescia, eretto a partire dal 1603. Tra il 1580 e il 1603 progettò e costruì la chiesa di Sant'Afra in Brescia (bombardata il 2 marzo 1945 e ricostruita nel 1953), nel 1592 allestì il Monte Nuovo di Pietà, che è da considerarsi il primo museo epigrafico in Italia. Nel 1602-1603 progettò e costruì per Giorgio Fugger il palazzo ora Galasso a Trento. Progettò l'Oratorio di Santa Maria del Lino in città, inaugurato nel 1608; nel 1611 partecipa alla costruzione della chiesa di San Domenico, in seguito distrutta per collocare gli ambienti dell'Ospedale. A lui si devono non solo gli interventi pittorici nella chiesa di San Giacomo a Rezzato (già nel territorio di Castenedolo), dove si trova questo dipinto da lui firmato e datato, ma, forse, come ipotizza Luciano Anelli (1978), anche la progettazione della chiesa e delle restanti pitture murali.
Il soggetto della tela è il martirio di San Giacomo Maggiore, come lo si può identificare dagli attributi collocati in terra al suo fianco. Con Pietro e Giovanni anche Giacomo è presente alla Trasfigurazione sul monte Tabor. Secondo la Leggenda Aurea di Jacopo da Varagine, Giacomo evangelizzò la Spagna, ma tornò presto a Gerusalemme dove subì, primo tra gli apostoli, il martirio per decapitazione ad opera di Erode Agrippa, verso il 42.
In questo dipinto ben si coglie la formazione maniersita di Bagnatore, compiuta anche nel centro Italia, a Novellara presso Lelio Orsi e a Roma nella bottega del bresciano Girolamo Muziano, pittore che si trasferì nell'Urbe dal 1549 fino alla morte nel 1592. Per l'impaginazione della scena con molte figure, ma soprattutto per la vivacità dei colori che lascia forse trasparire anche l'influenza del manierismo lombardo di Camillo Procaccini, e per una certa monumetalità delle figure e dei panneggi, il dipinto risente dei primi lavori romani e orvietani di Muziano, come la Risurrezione di Lazzaro dipinta per i Colonna, ora ai Musei Vaticani.
Il primo a pubblicare la tela di Bagnatore è stato Luciano Anelli (1978), che legge erroneamente la data scritta sul cartiglio in basso a sinistra nella tela. Lo studioso attribuisce al pittore anche la decorazione ad affresco della chiesa.

Collocazione

Provincia di Mantova

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Spedali Civili di Brescia

Credits

Compilazione: Piazza, Filippo (2009)

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