Ritratto del sacerdote Claudio Borri

Fangazio, Giovanni

Ritratto del sacerdote Claudio Borri

Descrizione

Autore: Fangazio, Giovanni (notizie sec. XIX)

Cronologia: post 1881

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 145 cm x 236 cm

Notizie storico-critiche: Il ritratto è ricordato da Luigi Borri che, oltre a tracciare un breve profilo biografico del benefattore, rivela che il dipinto venne realizzato "per lire italiane seicentocinquanta dal pittore Giovanni Fangazio originario di Mezzana Mortigliengo, in provincia di Novara" .
Sebbene ad oggi siano scarsissime le notizie biografiche riguardanti il Fangazio, stando a quanto segnalano le fonti, a cominciare dai cataloghi delle esposizioni annuali di Belle Arti indette nel Palazzo di Brera, sembra che egli si sia prevalentemente concentrato nell'ambito della ritrattistica, interpretando con trattenuto rigore quella "correttezza" molto apprezzata dalla critica tradizionale.
Sono due le opere attribuite al Fangazio appartenenti al nosocomio di Varese che, forse a seguito di future ed ulteriori indagini storiche, potranno contribuire a sistematizzare il corpus artistico di questo autore.
Sia il ritratto del sacerdote Claudio Borri che l'immagine in memoria di Suor Virginia Staurenghi (Inv. n. 19) rivelano, inoltre, significative analogie di taglio compositivo e un evidente legame dato dalla salda impostazione accademica. La stesura minuziosa e levigata della tela che immortala il noto religioso varesino, unita ad una impostazione estremamente curata e ad una restituzione analitica dello studio domestico, accomunano, limitatamente a certe caratteristiche, l'opera in questione con ritratti di Eliseo Sala (1813 - 1879) e Raffaele Casnedi (1822 - 1892).
Fra le figure di spicco della Varese di fine Ottocento, Claudio Borri, erudito cultore di materie letterarie, nacque a Varese il 29 novembre 1817 e venne ordinato sacerdote nel 1842. Fu docente di grammatica nel Ginnasio della città e nel 1848 divenne uno dei segretari del Comitato di Pubblica Sicurezza varesino .
Nel 1852 lasciava Varese per stabilirsi a Milano dove insegnò nell'Istituto di educazione Borselli.
Morì a Milano presso l'ospedale Fatebenefratelli il 26 Luglio 1879, lasciando erede l'ospedale di Varese del suo patrimonio valutato in Lire 17mila con l'obbligo di passare una pensione vitalizia di lire 600 annue alla sorella Massimilla e di lire 180 annue all'altra sorella Annetta, un ufficio funebre anniversario di Lire 20 ed una dote da Lire 50 ad una giovane sposa povera.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi

Credits

Compilazione: Squizzato, Alessandra (2009)

Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)

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