Ritratto di Paolo Bianchi

Pellegata, Romeo

Ritratto di Paolo Bianchi

Descrizione

Autore: Pellegata, Romeo (1870-1946)

Cronologia: post 1927

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 96 cm x 140 cm

Notizie storico-critiche: Rinunciando a più ricercate ambientazioni d'interni, già sperimentate con successo nel prezioso ritratto del barone Leonino e nel ritratto di Carlo Sonzini, pure conservati presso il nosocomio varesino, il Pellegata sceglie di raffigurare il benefattore Paolo Bianchi all'aperto, contro un paesaggio che dalla catena alpina del Monte Rosa e del Sacro Monte, digrada fino alle rive del lago. L'immagine gratulatoria, risalente all'epoca della donazione, ovverosia due anni prima della morte di Paolo Bianchi avvenuta nel 1929, fonde, in un'armonia cromatica schiarita, l'arioso paesaggio e il benefattore.
È evidente, nella tela, la scelta dell'autore di rendere verosimile la presentazione del proprio soggetto, colto senza alcun paludamento, con il soprabito sbrigativamente arrotolato al braccio, in controluce su una terrazza assolata che dà sulla veduta della città .
Tale è l'efficacia di quest'immagine, costruita con esplicito naturalismo e rapida stesura pittorica, da richiamare alla mente alcuni modelli diffusi nella coeva produzione ritrattistica, come bene può illustrare il confronto con uno dei più alti esiti dell'opera di Luigi De Servi (Lucca 1863 - 1945), figlio d'arte, presente in diverse rassegne a Roma e a Milano e "pittore emblematico dell'epoca del salotto e della committenza borghese, dei cicli di famiglia e del ritratto di illustri" . Il riferimento corre al ritratto di figura maschile firmato a datato 1908, in felice equilibrio tra resa atmosferica e messa a fuoco del soggetto.
Sebbene non si possa istituire alcun rapporto di derivazione né di parentela con il ritratto della raccolta varesina, il richiamo alla produzione di Luigi De Servi pare utile a ribadire i caratteri distintivi ed il maturo linguaggio artistico di una delle opere di miglior livello del Pellegata.
Quanto all'effigiato, Paolo Bianchi, fu Angelo, nato nell'allora Comune di Santa Maria del Monte , era membro di una famiglia varesina che gestì una delle più importanti fonderie artistiche italiane, situata a Varese, in via Morosini 17. Le fortunate vicende dell'azienda familiare "Fonderia Angelo Bianchi e Figli" condussero all'assegnazione del gran premio all'Esposizione internazionale delle Industrie e del Lavoro di Torino del 1911.
È datato 16 aprile 1927 l'atto di donazione rogato dal notaio Ferdinando Torneamenti di Malnate, con cui Paolo Bianchi donava la propria abitazione sita in via Sacro Monte al civico 36 alla Congregazione di Carità di Sant'Ambrogio Olona, unitamente ad alcuni locali coerenti per un valore di 20mila lire allo scopo di costituire borse di studio per giovani benemeriti non abbienti e per beneficare l'Asilo Infantile della località sita alle pendici del Sacro Monte.

Collocazione

Provincia di Varese

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. dei Sette Laghi

Credits

Compilazione: Castaldo, Clara (2009)

Aggiornamento: Castaldo, Clara (2010)

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