Aquile
ambito lombardo-emiliano
Descrizione
Ambito culturale: ambito lombardo-emiliano
Cronologia: ca. 1137 - ca. 1150
Tipologia: pertinenze decorative
Materia e tecnica: pietra d'Angera / scultura
Misure: 46 cm x 30 cm x 43.5 cm
Descrizione: Capitello della semicolonna e della fascia dello strombo in pietra d'Angera scolpita; figure di aquile erette ad ali spiegate e risalti angolari ornati a tralci vegetali.
Notizie storico-critiche: Il capitello, secondo la recente proposta di Francesca Buonincontri, è da assegnare alla bottega di Cristoforo, maestro di cultura antelamica che firma, se davvero così si può interpretare la scritta presente attorno al clipeo, il rilievo con la testa di Cristo posto nell'ordine inferiore dell'abside centrale della basilica (scheda NIN 132) e che, a detta della studiosa, è il responsabile, con la sua bottega, quasi dell'intera serie di capitelli romanici che orna le pareti esterne dell'edificio (Buonincontri, 2005, p. 177, cat. A. I, 5). Francesca Buonincontri ricostruisce, per via stilistica, la formazione del maestro che, dopo aver collaborato all'apparato scultoreo del Duomo di Parma, si sarebbe trasferito a Carrara, dove la sua mano è forse riconoscibile in alcuni capitelli interni e nei rilievi del portale maggiore, e infine a Bergamo, attorno al 1137, quando era da poco iniziata la costruzione della basilica; Cristoforo avrebbe chiuso la sua carriera a Milano, nel cantiere della basilica di San Simpliciano (Buonincontri, cit., pp. 53-71). A mio avviso, però, il solo appiglio del nome "Cristoforus" inciso sul rilievo dell'abside centrale è troppo vago, ed è difficile sostenere, su questa base, la ricostruzione di una intera personalità storicamente individuata: resta valida, della proposta della Buonincontri, la parte relativa all'analisi delle coordinate culturali entro cui si muove l'autore, o forse sarebbe meglio dire gli autori, del ciclo ornamentale delle absidi, viste le sensibili differenze di mano tra le varie parti; per questo motivo, preferisco assegnare il ciclo a maestri anonimi, attivi nella prima metà del XII secolo, di formazione condotta tra Lombardia ed Emilia.
L'opera è stata restaurata nel 1978-1981 (Buonincontri, cit.).
Collocazione
Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2010); Monaco, Tiziana (2010)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00130/
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