Banco da chiesa

Villa, Giuseppe

Banco da chiesa

Descrizione

Autore: Villa, Giuseppe (notizie sec. XIX fine- sec. XX inizio)

Cronologia: post 1905

Tipologia: arredi liturgici e suppellettile ecclesiastica

Materia e tecnica: legno di noce/ modanatura/ intaglio/ intarsio

Misure: 222 cm x 88 cm x 98 cm

Descrizione: Sedile sostenuto da tre piedistalli con pannello intarsiato con motivi a panoplia e da due mensole a voluta intagliate con grandi foglie d'acanto; spalliera sostenuta da tre pilastrini con pannelli intarsiati a candelabra ai quali sono addossati semibalaustri intagliati; si alternano due balustri intagliati a tutto tondo; poggiamani con fregio intagliato a girali.

Notizie storico-critiche: Nel 1531 il coro di Giovan Francesco Capoferri fu dotato di quattro inginocchiatoi intarsiati (due ad angolo tra il braccio frontale e le ali laterali e due a completamento della lunghezza delle ali laterali) ad opera dello stesso maestro loverese con la collaborazione del falegname Pietro Tiraboschi e dell'intagliatore Alessandro Belli. Gli inginocchiatoi rispettavano il progetto iniziale del coro eseguito nel 1523 dal Capoferri e da Giovanni Belli con la consulenza di Bernardo Zenale. Per questi inginocchiatoi furono forniti i disegni di nove Profeti e nove Sibille dal pittore Lucano Gaggio da Imola dietro indicazione del teologo fra Girolamo Terzi. Una pianta del coro disegnata nel 1855 in occasione dei restauri del Carrara documenta anche la presenza di un "letturino" rettangolare. Quest antico "oratorio" non esiste più, fu rimosso e sostituito con nuovi genuflessori all'inizio del Novecento. La proposta di rinnovare i banchi del presbiterio con "artistici genuflessori", avanzata nel 1898, non fu immediatamente attuata. I quattro banchi, da porsi davanti ai tre bracci del coro cinquecentesco (due piccoli ai lati dell'ingresso e due grandi lungo le ali laterali), furono realizzati dal 1903 al 1905 ad opera del restauratore Luigi Chiesa, che eseguì i primi tre, e dell'intagliatore Giuseppe Villa che subentrò alla morte del Chiesa nel 1905. Due furono offerti dall'ing. Luigi Danioni, consigliere delegato della Congregazione di Carità, a cui si deve probabilmente anche il loro disegno, uno dal priore mons. Giulio Venanzi e il quarto dal notaio Luigi Fumagalli, presidente della Congregazione.

Collocazione

Bergamo (BG), Basilica di S. Maria Maggiore

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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