131. L'Avvisatore quotidiano

Sottotitolo Quotidiano agricolo, commerciale, finanziario.
Luogo Milano.
Durata 6/7 maggio 1912 (a. III, n. 1) - 14/15/16 dicembre 1912 (a. III, n. 190). Trasformazione della testata «Annunziatore delle famiglie» di cui prosegue la numerazione.
Periodicità Quotidiano (non esce la domenica).
Gerente Giuseppe P. Feroldi.
Stampatore Concorezzo poi Sesto S. Giovanni, Stab. Tip. "Arte e lavoro".
Pagine 4.
Formato [microfilm]

Continuazione dell'«Annunziatore delle famiglie» (motivo per il quale la pubblicazione inizia dal terzo anno anziché dal primo), l'«Avvisatore quotidiano» si prefigge di essere "il giornale di ognuno e di tutti, perché egualmente utile all'uomo d'affari come all'agricoltore, al commerciante come all'impiegato, al maestro come al sacerdote, alla massaia come alla signora, ognuno potendovi trovare notizie e cognizioni utili pei vari bisogni della vita" (Ricominciando, 6-7 maggio 1912). In un'epoca in cui "un po' il continuo rincarare della mano d'opera, dei viveri e di tutti i generi di prima necessità, un po' per i cattivi raccolti verificatisi e non poco per la guerra, grande è il numero di coloro che si trovano abbastanza a disagio" (Come prepararsi vinelli da pasto alcolici, igienici, aggradevoli e di poco costo, 9-10 maggio 1912), la rivista, anche attraverso la divulgazione di semplici nozioni di economia domestica, si propone di contribuire a diffondere i principi di un'oculata gestione del bilancio familiare: nella quotidiana rubrica "Note pratiche" abbondano i consigli relativi ai metodi per la conservazione delle sostanze alimentari di più facile deperibilità, alla preparazione casalinga di alcuni prodotti di largo consumo in modo da evitarne l'acquisto sul mercato o, nei casi in cui questo si rendesse invece necessario, gli accorgimenti atti ad evitare gli alimenti adulterati e quindi dannosi alla salute.

Quindi, a nozioni di orticoltura, bachicoltura, enologia, giardinaggio, pollicoltura, medicina popolare e veterinaria, si alternano articoli di argomento politico e commerciale, e soprattutto, rivolgendosi a un pubblico non solo di consumatori, ma anche di contribuenti "aggravati in modo quasi insostenibile per le grandi esigenze del progresso, della cultura e della difesa nazionali" (I contribuenti e le tasse governative, 8-9 maggio 1912), argomenti fiscali, per l'iniquità di molte tasse vigenti (Disposizioni governative circa le tasse sugli avvisi e sulle quietanze, 13-14 maggio 1912; Monopoli fiscali che dovrebbero essere tolti, 29-30 giugno 1912; La tassa di esercizio e rivendita e la sua applicazione, 5-6 luglio 1912). Tra gli articoli economici di più ampio respiro individuiamo inoltre: sullo spopolamento rurale, "causa di languori per l'agricoltura e causa permanente per la città di torbidi e di danno pubblico", L'emigrazione interna e i suoi pericolosi effetti, 15-16 maggio 1912; sul peso del turismo nella bilancia commerciale del paese, Il movimento dei forestieri in Italia e l'economia nazionale, 18-19 maggio 1912; L'attuale crisi industriale e commerciale, 18-19 giugno 1912).

Pur avendo sempre dedicato una particolare attenzione alla questione agraria, "fulcro dell'economia del paese", a partire dal luglio 1912 il foglio decide di accettare la proposta avanzata "da numerosi agricoltori possidenti di terreni, fittabili, agenti rurali, ecc., di trasformarci in un giornale con programma prevalentemente agrario, eclettico in politica, perché abbia davvero a riuscire l'organo degli interessi della grande maggioranza degli agricoltori italiani" (9-10 luglio 1912). Mantenendo i suoi intenti programmatici, si occuperà largamente di finanza agricola e di assicurazioni (bestiame, grandine, incendio, infortuni sul lavoro e simili), trattando pure dei commerci dei prodotti dell'agricoltura e dei loro derivati.

C. Ro.

Raccolte: MI120: 1912.