648. Rivista moderna illustrata di scienze, lettere, arti, industria, agricoltura, commercio, edilizia, previdenza, sport, attualità

Sottotitolo Monitore ufficiale di tutte le esposizioni.
Luogo Milano.
Durata 15/31 maggio 1907 (a. I, n. 1) - 25 agosto 1920 (a. XIV, n. 221). Non esce nel 1915; 1917; 1918. Parecchi numeri sono doppi fino al 1913. Irregolare dal 1914.
Periodicità Mensile
Direttore Italo Franchi.
Gerente Pio Del Bene poi Santino Bellati.
Stampatore Milano, Tip. Ettore Padoan poi Tip. Fratelli Azimonti poi Sesto S. Giovanni, Tip. Commerciale sestese poi Monza, Soc. tipografica artigianelli poi Milano, Tip. Ettore Padoan poi Tip. A. Gorlini
Pagine 12 poi 8.
Formato 34x24 cm.
Note Il periodico è riccamente illustrato e ricoperto da una copertina dapprima celeste e in seguito bianca. A destra e a sinistra del titolo vi sono due disegni di fantasia.

L’articolo di presentazione, non titolato, comparso sul primo numero del 15-31 maggio 1907 così delinea il programma del periodico: “Modernità di intenti: ecco il compito nostro, come il titolo stesso del periodico lo dice. E questa modernità di intenti verrà esplicata col segnalare ai lettori tutto ciò che di commendevole si svolge nella vita odierna delle genti, vita varia, incessante, febbrile, che rispecchia l’ingegno e l’operosità umana attraverso le sue molteplici manifestazioni di avanzamento […] Le frequenti esposizioni che in Italia e all’estero si promuovono offrono occasione al pubblico di constatare il benefico progredire dei popoli, poiché le esposizioni altro non rappresentano che il risveglio industriale ed economico di un dato paese, e dicono tutta la gloria e tutta la meravigliosa genialità dei risultati, cui seppero giungere l’intelligenza ed il costante lavoro dell’uomo. Di queste vantaggiosissime gare la nostra rivista in modo speciale s’occuperà, tessendo la cronistoria obbiettiva e dignitosamente cortese delle migliori mostre […] seri problemi economici e sociali si presentano oggi sul tappeto del generale dibattito degli italiani che amano una patria grande, bella, forte, civile; ardue questioni di ordine commerciale si offrono all’osservazione ed all’opinione del pubblico nostro più che alla sagacia dei nostri governanti; e questi seri problemi, queste ardue questioni attendono la loro pratica risoluzione soltanto dall’opera assidua ed intelligente dei nostri industriali. Sono essi, i massimi cooperatori della potenza, della ricchezza e grandezza del nostro bel paese, poiché, coll’anima rivolta a mire sublimi che tornano a vantaggio del popolo e della nazione italica, e colla fede perenne della riuscita nelle conquiste del progresso, possono assai più che non i nostri governanti, che si perdono nella politica”.

Il periodico è solitamente aperto da un articolo di fondo. Ad esso seguono scritti, talvolta brevi, relativi alle esposizioni italiane e straniere o ai premi conseguiti dalle varie fabbriche e ditte, in parte raccolti nelle rubriche: “La rubrica d’oro delle industrie” (talvolta “La pagina d’oro delle industrie” o semplicemente “L rubrica d’oro”) e “Corriere delle esposizioni” (poi “Corriere delle esposizioni e mostre, poi “Corriere delle esposizioni e fiere”). Nel 1914 appare per un breve periodo una “Pagina letteraria”.

L’articolo di fondo tratta talvolta delle esposizioni più importanti (ad esempio: L’Esposizione di Venezia al Lido, novembre e dicembre 1908; Italo Franchi, L’Esposizione di Piacenza, agosto 1908; L’Esposizione italiana a Copenaghen, aprile-maggio 1908) o riguarda particolari settori dell’industria (ad esempio: Ugo Gargini, Una sana proposta per risolvere la crisi vinicola, luglio 1908; La relazione al progetto Raineri sui provvedimenti per l’industria serica, gennaio-febbraio 1911), o è finalizzato a mettere in luce particolari figure di industriali (ad esempio: La figura di un industriale siciliano modello, giugno-luglio 1913, dedicato all’imprenditore vinicolo Francesco Averna, e La figura radiosa di un industriale e scienziato, novembre-dicembre 1913, che illustra l’attività di Erasmo De Nuccio, creatore di uno stabilimento per la sistemazione delle sorgenti).

Motivo costante è la valorizzazione dei prodotti italiani rispetto a quelli stranieri. Segnaliamo a questo proposito gli articoli del direttore Franchi La gloria italica nell’industria e nel commercio (1°-10 giugno 1907), che plaude al fatto che “ad un passato di inerzia e di infecondità” sia succeduto “un presente glorioso”; e Nel lavoro e nella produzione è riposto il benessere d’Italia (15 dicembre 1919), in cui si chiede una politica di protezionismo nei confronti dei prodotti nazionali.

Altri articoli hanno un contenuto critico, come Bisogna meglio organizzare le esposizioni (maggio 1909) e Occorre risanare le esposizioni campionarie (A s.e. il ministro Nitti) (febbraio-marzo 1912), che criticano le esposizioni finalizzate a semplice scopo di lucro.

Diversi articoli tra l’aprile-maggio e il novembre 1911 sono dedicati all’Esposizione internazionale di Torino organizzata in occasione del cinquantenario della costituzione del regno d’Italia.

Dopo il terremoto di Messina e di Reggio Calabria del 28 dicembre 1908 il periodico dedica ampio spazio ad un Concorso internazionale sulle costruzioni antisismiche. Il numero del 25 giugno 1909 contiene una lunga relazione sull’argomento dell’ingegnere Ernesto Pennati.

Il periodico esce con una certa regolarità fino al 1913. Nel 1914 sono pubblicati due numeri datati rispettivamente gennaio?febbraio e maggio-giugno. In seguito escono altri quattro numeri datati 5 ottobre 1916, 30 dicembre 1916, 15 dicembre 1919 e 21 aprile 1920. Nessuno scritto lascia presumere i motivi di tale irregolarità e della successiva sospensione delle pubblicazioni.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1907-1914; 1916; 1919-1920 (lac.).