96. Arte e industria

Sottotitolo Foglio ebdomadario d'arti belle e industrie artistiche.
Luogo Milano.
Durata 1° settembre 1875 (a. I, n. 1) - 9 settembre 1875 (a. I, n. 2*).
Periodicità Settimanale.
Direttore E. Spagnolo.
Gerente Camillo Sebregondi.
Stampatore Milano, Tip. A. Giuliani e C.
Pagine 8.
Formato 30,5x22 cm.

La rivista ambisce a distinguersi dai numerosi periodici d'arte pubblicati in Italia soprattutto per l'attenzione che intende dedicare ai rapporti tra l'arte e l'industria. Richiamandosi alla Esposizione storica d'arte industriale organizzata a Milano da industriali e privati cittadini nel 1874, nel programma si constata come artisti e industriali abbiano ristabilito quel rapporto di cooperazione che affonda le sue radici nella tradizione italiana: se gli artisti hanno rinunciato "alla superba pretesa di considerare come troppo inferiore all'arte ogni oggetto destinato ai bisogni dell'uomo", gli industriali devono appellarsi al contributo artistico "per accrescere il valore dei propri prodotti e procurarne lo smercio su tutti i mercati" (Il nostro programma, 1° settembre 1875). La rivista si propone così di informare sulle esposizioni generali e parziali in Italia e all'estero, di fornire dati, statistiche, biografie, resoconti di visite a studi di artisti e a laboratori industriali.

Nel numero del 1° settembre 1875 si segnalano un resoconto sulla Società per l'esposizione permanente di belle arti a Milano, presieduta da Apollinare Rocca Saporiti e un articolo del direttore E. Spagnolo che sollecita la partecipazione italiana all'Esposizione di Filadelfia del 1876. Nel numero 2 è trattata la questione - discussa in un comizio di artisti a Roma - relativa alla elezione di un Consiglio di belle arti presso il Ministero della pubblica istruzione; viene inoltre stilato un bilancio sull'attività edilizia e di restauro intrapresa a Milano.

Tra i collaboratori della rivista compaiono i nomi di Luigi Chirtani (alias Luigi Archinti), e Vespasiano Bignami.

I. Pi.

Raccolte: MI120: 1875.