La rivista - redatta dal pittore Luigi Sacchi, membro della Società degli artisti di Milano, con contributi di C.G. Finazzi e G. Carcano - presenta un carattere decisamente eclettico e il sottotitolo ben ne specifica i settori d'interesse. Essa è priva di un programma esplicito, ma da qualche articolo (cfr ad esempio Gli artisti e la società nel numero del 3 febbraio 1859) si può riferire che l'intenzione sia quella di rivendicare una concezione dell'arte pienamente integrata nel contesto economico e sociale e per nulla avulsa dalla cultura, dalla scienza e dalle sue applicazioni. Così, accanto ad articoli che riguardano le belle arti, i problemi inerenti all'educazione artistica, le recenti scoperte archeologiche, musei ed esposizioni, biografie di artisti ed artiste, opere d'arte e monumenti, si incontrano saggi di taglio squisitamente tecnico e scientifico sugli ultimi sviluppo della fotografia, su strumenti come lo stereoscopio, il telegrafo, il parafulmine, il fono-autografo, sugli sviluppo della chimica applicata all'industria e sulle tecniche artistiche.

I. Pi.

Raccolte: MI120: 1859.

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