Ondametro - industria, manifattura, artigianato

Marconi Company; Fleming John Ambrose

Ondametro - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

E' composto da una base in legno su cui sono fissati tre sostegni: il primo ospita due condensatori variabili, il secondo sostiene un avvolgimento di filo in rame (solenoide o bobina) e il terzo sostiene una barra in rame a sezione quadrata connessa alla terminazione del solenoide e una scala graduta in legno. I due condensatori variabili, costituiti da un doppio cilindro in ottone e separati da uno strato isolante in ebanite (dielettrico), possono essere fatti scorrere grazie ad una manopola. Solidale con essi si muove anche il contatto variabile del solenoide. Infine dietro i tre sostegni sono presenti due collonnine in ebanite alla cui sommità sono posti due serrafilo.

Funzione: Questo strumento era destinato alla misura delle frequenze e della lunghezza d'onda dei segnali irradiati dagli impianti e dai circuiti ad alta frequenza delle stazioni radiotelegrafiche. L'ondametro o, come veniva chiamato all'epoca, il "cimometro" (dal greco Kyma che sta per onda) è composto sostanzialmente da una capacità e da un'induttanza variabile e da un indicatore di tensione, come un tubo al neon. Un fondamentale svantaggio di questi strumenti progettati da Fleming nei primi anni del novecento era il modesto spettro che poteva essere misurato. Il modello in questione poteva misurare lunghezze d'onda comprese tra 200 e 1400 metri (onde medie e lunghe). Per poter misurare un campo di onde tra i 33 m e i 3000 m, erano necessari non meno di 4 diversi cimometri.

Autore: Marconi Company (costruttore) (1897/); Fleming John Ambrose (inventore) (1849/ 1945)

Datazione: post 1904 - ante 1910

Materia e tecnica: ebanite; ottone; legno; rame

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 97 cm x 27 cm x 37 cm

Peso: 15 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Nesper E. "Handbuch der drahtlosen telegrephie und telephonie", Berlin 1921, V. I pp. 657-661 ff. 704-706

Credits

Compilazione: Temporelli, Massimo (2006)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

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