Filatoio con fuso ad alette - macchina per filare - Industria, manifattura, artigianato

Strobino Giovanni

Filatoio con fuso ad alette - macchina per filare - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Il modello è costituito da una struttura di legno su cui sono posti, nell'ordine: una manovella che mette in moto una ruota,a sua volta collegata tramite una cinghia di cuoio a un albero; l'albero è costituito da due parti inserite una nell'altra, collegate rispettivamente al fuso e all'aletta. La grande ruota mette in moto anche una vite senza fine, che ingrana alternativamente due pignoni collegati a loro volta a una barra e all'albero del fuso.

Funzione: Il modello interpreta uno studio per una macchina per filare in cui le operazioni di stiro, torsione e incannatura sono svolte contemporaneamente in tre tratti di filo consecutivi.

Modalità d'uso: La manovella aziona il grande disco che ingrana attraverso due cinghie di cuoio i due alberi del fuso e dell'aletta, che in questo modo girano in due versi opposti, permettendo le operazioni di stiro, torsione e incannatura. Contemporaneamente mettono in azione la vite senza fine che ingrana successivamente una ruota dentata e due pignoni, trasformando il movimento da rotatorio in alternato. I pignoni muovono, attraverso un'asta, l'albero del fuso avanti e indietro, permettendo così la regolare distribuzione del filato ritorto.

Notizie storiche: modello costruito da Giovanni Strobino, ingegnere tessile che studiò i disegni di Leonardo, per le Celebrazioni Leonardesche del 1952. Durante il primo soggiorno milanese (1482-1499) Leonardo da Vinci si dedicò, tra i vari campi di interesse, anche allo studio dei problemi pratici dei processi di produzione del'industria tessile, in particolar modo riguardo alla binatura, torcitura e filatura. Nel 1495 progettò una ruota per filare con fuso ad alette mobili, che rendeva uniforme la distribuzione del filato sulla rocchella. Ciò consentiva di ottenere una filatura veloce ed uniforme. Secondo il progetto, le operazioni di stiro, torsione e incannatura avvengono contemporaneamente in tre parti consecutive del filo. Questo sistema di distribuzione continua del filo anticipa quello applicato in Inghilterra durante la rivoluzione industriale. Il modello di Strobino corrisponde a quello presentato a Chicago durante l'Esposizione Universale "A Century of Progress" del 1933 e a quello presente alla mostra leonardesca del 1939 a Milano, andato distrutto. Non vi sono documenti che attestino il periodo di costruzione di questo modello, perciò non si può escludere che si tratti di una delle copie create nel 1932-33 per il Documentario dei Primati della Scienza e della Tecnica italiana in occasione dell'Esposizione di Chicago. Si può affermare con certezzza, invece, che si tratti del modello che partecipò alla mostra per le celebrazioni dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci del 1952.

Autore: Strobino Giovanni (progettista) (notizie sec. XX)

Datazione: 1952 - 1953

Tipologia: guidafilo con fuso ad aletta mobile

Materia e tecnica: legno; ottone; cuoio; cotone

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 107 cm x 96 cm x 134 cm

Peso: 60 kg

Collezione: Collezione di modelli storici leonardeschi

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Gallerie Leonardo "Le Gallerie di Leonardo da Vinci nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica", Milano 1963, p. 85 p. 85

Sutera S. "Leonardo : le fantastiche macchine di Leonardo da Vinci al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano : disegni e modelli", Milano 2001, p. 91 p. 91

Leonardo da Vinci "Il Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano", Firenze 1979

Crippa F. "Leonardo e il mondo tessile", Milano 2005, p.112 tav. 8

Credits

Compilazione: Giorgione, Claudio (2007)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011); Bertelli, Simone (2018); Pedrazzin, Erika (2019)

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