Telefono - industria, manifattura, artigianato
industria telefonica
Descrizione
Questo telefono da muro è costituito da due cassette in legno ispezionabili: quella inferiore contiene le batterie di alimentazione del microfono (ora mancanti), quella superiore contiene un generatore magneto-elettrico collegato, all'esterno, con una manovella e un gancio commutatore. All'interno dello sportello della cassetta superiore sono fissate le bobine del campanello elettrico. A giorno, sulla cassetta superiore, sono presenti la suoneria a campanello elettrico e un microfono a carbone. Appeso al gancio di commutazione è presente un ricevitore con magnete ad U.
Funzione: Questo telefono permetteva di accedere ai primi servizi di telefonia con centrale a commutazione manuale.
Modalità d'uso: Questo telefono funzionava con una batteria locale per l'alimentazione del microfono a carbone. Il ricevitore elettromagnetico permetteva l'ascolto. Gli organi di chiamata e di avviso (generatore e suoneria) e di conversazione (microfono e ricevitore) erano collegati o cortocircuitati dal gancio commutatore a seconda che si stesse effettuando/ricevendo una chiamata. Per effettuare una chiamata si girava la manovella e la chiamata giungeva in centrale dove l'operatore collegava la linea con l'utente richiesto. Quando si riceveva una chiamata, il segnale prodotto dalla centrale metteva in funzione la suoneria attirando l'attenzione dell'utente chiamato: se questi rispondeva, la centralinista connetteva i due corrispondenti. A fine comunicazione era sufficiente che uno dei due utenti ruotasse la manovella per indicare la fine della conversazione, così che l'operatrice staccava i cordoni di collegamento. Le batterie di alimentazione del microfono venivano sostituite da tecnici specializzati all'incirca ogni 15 giorni.
Notizie storiche: Questo apparecchio è un telefono di tipo Gerosa-Western Electric Co. Nel 1874 i fratelli Gerosa avevano fondato il primo stabilimento italiano per la produzione di apparecchi elettrici e alla fine del 1881 realizzarono il primo esperimento telefonico a Milano tra il Municipio e la caserma dei Vigili del Fuoco. Gli apparecchi utilizzati erano stati realizzati dopo una visita di Edoardo ed Emilio Gerosa negli Stati Uniti. Nel 1909 il loro stabilimento divenne Western Electric Italiana (le origini dell'Alcatel Face). All'interno dello sportello della cassetta inferiore, che fungeva da leggìo, è presente un foglio, datato 6.7.31, probabilmente inserito a cura dello Scomparto Telefoni delle FFSS, sul quale è indicata la provenienza di questo telefono dalla Stipel, la stima di allora e il numero di inventario. Notiamo che sul coperchio della cassetta inferiore sono presenti molti segni, incisi probablimente dagli utilizzatori del telefono durante le conversazioni.
Ambito culturale: industria telefonica
Datazione: post 1913 - ante 1918
Materia e tecnica: legno; ferro; ottone; rame; cotone; carbone
Categoria: industria, manifattura, artigianato
Misure: 21 cm x 27 cm x 70 cm
Collocazione
Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"
Riferimenti bibliografici
Annigoni R./ Ferreri P./ Motta G. "Il telefono", Milano 1920
Telecomunicazioni voce "Telecomunicazioni: la voce : Mostra storica", Milano 1988
Credits
Compilazione: Ranon, Simona (2007); Temporelli, Massimo (2007)
Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/ST110-00034/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).