Kodak Retina Tipo 118 - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Kodak AG

Kodak Retina Tipo 118 - apparecchio fotografico - industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio fotografico tascabile a sviluppo orizzontale, in metallo ricoperto in pelle nera. L'apparecchio è costituito da un corpo centrale che funziona da camera oscura e l'obiettivo con il soffietto in pelle estraibile e un dorso in cui si inserisce la pellicola da 35mm in rullo (per 36 pose formato 24x36mm). Premendo un pulsante posto sotto al corpo centrale si apre lo sportello che protegge l'obiettivo permettendone il posizionamento per l'uso. La messa fuoco avviene direttamente sull'obiettivo ruotando un'apposita ghiera (per distanze di ripresa da 1m all'infinito). All'interno dell'ottica si trovano un diaframma ad iride ed un otturatore Compur. Anche aperture del diaframma a iride (da f/3,5 a f/16) e velocità di scatto dell'otturatore (da 1a 1/500 di secondo più le posizioni B e T che tengono aperto l'otturatore fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto o non si scatti nuovamente) si regolano direttamente sull'ottica, ruotando apposite leve e ghiere poste in corrispondenza dei dispositivi stessi. Il pulsante di scatto è posto direttamente sull'obiettivo, in corrispondenza dell'otturatore. Sul corpo centrale è inserito un mirino galileiano al centro (visione diretta). Ai lati troviamo due manopole per l'avanzamento e il riavvolgimento della pellicola e un contafotogrammi. Su una delle rotelle è inserito anche il dispositivo di sblocco del rullino. Il dorso dell'apparecchio è incernierato su un lato ed apribile per l'inserimento ed il prelievo del rullino metallico contenente la pellicola. Sotto all'apparecchio è inserita una tabella per il calcolo dell'apertura del diaframma rispetto alla distanza di ripresa.

Funzione: Apparecchio fotografico portatile, adatto soprattutto per usi amatoriali. Questa macchina non può operare in condizioni critiche di illuminazione ed è scarsamente versatile, va bene per le foto ricordo in condizioni standard. In particolare il sistema di inquadratura adottato produce errore di parallasse (mirino e obiettivo risultano infatti distanziati). A distanza ravvicinata questo errore porta a tagliare una parte del soggetto ripreso.

Modalità d'uso: Il fotografo, di fronte al soggetto da fotografare, impugna l'apparecchio fotografico e guarda nel mirino galileiano. La visione del soggetto risulta direttamente quella naturale per cui è limpida e chiara (anche se con errore di parallasse). Sull'obiettivo il fotografo regola la distanza di ripresa (messa a fuoco), l'apertura del diaframma e i tempi dell'otturatore. Fino a questo punto l'otturatore è rimasto chiuso tenendo la pellicola al buio. Il fotografo fa avanzare la pellicola sul nuovo fotogramma e preme il pulsante di scatto dell'otturatore. La luce entra nella fotocamera attraverso l'obiettivo ed impressiona la pellicola fotografica. Finiti gli scatti il fotografo riavvolge la pellicola ed estrae il rullino per procedere allo sviluppo e alla stampa.

Notizie storiche: Le fotocamere Retina da 35mm della Kodak vennero prodotte dal 1934 al 1969 in molteplici modelli. Lo sviluppo degli apparecchi Retina fu seguito da August Nagel, fondatore della "Dr August Nagel Camerawerk" di Stoccarda, acquisita dalla Kodak nel 1932. La prima Retina, il modello 117, venne introdotta sul mercato nel 1934 e fu la prima macchina fotografica ad usare le pellicole 35mm DLC ovvero Daylight Loading Cartridge (pellicole in rullino metallico che poteva essere sostituito anche alla luce). Le prime Retina e queste pellicole DLC contribuirono all'enorme successo delle fotocamere 35mm a partire dagli anni '30 grazie al costo contenuto, alla buona qualità di queste fotocamere e al facile uso delle pellicole DLC. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lo stabilimento di Stoccarda dove venivano prodotte le Retina, venne sequestrato dal governo tedesco per usi militari e nel 1943 venne bombardato dagli alleati. Alla fine delle guerra, nel 1945 lo stabilimento passò sotto il controllo della US Army Military Government e il direttore era Helmut Nagel, figlio di August Nagel nel frattempo deceduto. La ripresa dell produzione si ebbe con una commessa dell'Army Exchange Service. La produzione continuò fino al 1969 con continui miglioramenti e nuovi accessori: telemetro, sistemi di avanzamento dei fotogrammi, otturatori di vario tipo, flash, modelli senza soffietto, automatici, reflex, ecc

Autore: Kodak AG (progettista/ costruttore) (1931/)

Datazione: ca. 1935 - ca. 1936

Materia e tecnica: metallo; pelle; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 12 cm x 8 cm x 8 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Williamson D. "Comprehensive Guide for Camera Collectors", Atglen, USA 2004, pp. 110-117

Price Guide "Price Guide to Antique & Classic Cameras 1995 - 1996", Grantsburg, USA 1994, pp. 167-168

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).