Brionvega Yades 23" - televisore - Industria, manifattura, artigianato

Brionvega S.a.S.; Zanuso Marco; Sapper Richard

Brionvega Yades 23" - televisore - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Mobile in legno verniciato a poliestere con facce leggermente bombate e base in legno separata dal resto del mobile che contiene i comandi d'uso. Lo schermo del cinescopio occupa tutta la parte superiore ed è tenuto in posizione da quattro sbarrette in metallo poste ai vertici. Il cinescopio è di tipo bonded sheld - velvetone, da 23 pollici con angolo di deflessione da 110°. I comandi constano in due rotelle per la selezione dei due programmi (1 e 2) e due per la regolazione di contrasto e luminosità. Tra le rotelle si ha una tastiera (tipo pianoforte) di cinque tasti bianchi rettangolari con le indicazioni I, E, T, S, P. Il retro è in plastica nera forata per l'aerazione. Sul retro si trovano un selettore per i canali VHF da A ad H e una manopola per i canali UHF da 5 a 35. SI hanno inoltre le viti per la regolazione di linearità orizzontale superiore inferiore, ampiezza verticale e orizzontale, fuoco, frequenza orizzontale, sensibilità, controllo automatico, cancellazione righe e regolazione fine della sintonia automatica, un cambia tensione. Dal retro fuoriesce il cavo per il collegamento alla rete elettrica. All'interno si ha un circuito a valvole (16) e due transistor (il gruppo UHF è a transistor), diodi a cristallo (7), due raddrizzatori metallici, una fotocellula (funzioni di valvole: 38), il cinescopio, l'altoparlante ellittico frontale.

Funzione: Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero. Riceveva 8 canali VHF e UHF (sintonia automatica). Con regolazione automatica della luminosità e del contrasto e stabilizzazione elettronica delle dimensioni dell'immagine.

Modalità d'uso: Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storiche: L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale. Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto. Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata. I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere. Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori. Il primo modello di televisore a transitor fu della Sony nel 1959. Il primo televisore a transitor in Europa si ebbe nel 1962 su progetto di Marco Zanuso e Richard Sapper per la Brionvega, era il Doney 14, vincitore del Compasso d'Oro. Sempre della coppia Zanuso/Sapper è anche questo modello Yades 23" del 1962 (e modelli successivi con piccole modifiche). Prezzo di listino ANIE dell'epoca: Lire 290.000. Questo modello era concepito come un oggetto d'arredamento dalla forma inusuale. Era un apparecchio tecnologicamente molto all'vanguardia con schermo non riflettente, automaticità sui programmi e il contrasto delle immagini in rapporto luce-ambiente, circuito a transistor e altoparlanti ad alta fedeltà. Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica. La Brionvega fu tra le aziende italiane più all'avanguardia in questi anni '60/ '80, grazie anche ai numerosi designer che collaboravano con l'azienda.

Autore: Brionvega S.a.S. (costruttore/ produttore) (1945/); Zanuso Marco (designer) (1916/ 2001); Sapper Richard (designer) (1932/)

Datazione: ca. 1964 - ca. 1966

Materia e tecnica: legno; vetro; metallo; plastica

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 59 cm x 37 cm x 56 cm

Peso: 33,5 kg

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Soresini F. "Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004", Albino (Bergamo) 2004, pp. 125-131 ff. 125-131

Grob B. "La televisione", Torino 1955

Spazio '900 Modernariato&Design "Il design di Brionvega/ The design of Brionvega", Milano 2001

Carugati D.G.R. "BRIONVEGA progetto l'emozione", Milano 2003

Enciclopedia Televisione "Enciclopedia della Televisione", Milano 2008

Fossati P. "Il design in Italia: 1945-1972", Torino 1972

Catalogo radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1965-1966 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1965, p. 197

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010); Temporelli, Massimo (2010)

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