Magnadyne Radio FM150 - radiofonografo - Industria, manifattura, artigianato

Magnadyne Radio

Magnadyne Radio FM150 - radiofonografo - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Radiofonografo da tavolo in legno. La parete frontale, in plastica bianca con profili dorati, è occupata dall'altoparlante protetto da una griglia in tessuto e dai comandi. Il piano superiore è apribile e all'interno si trova il giradischi. I comandi consistono in una scala di sintonia per onde a modulazione di frequenza (FM) e a modulazione di ampiezza (AM) medie, corte e cortissime con indicazioni numeriche rispettivamente 88-100MHz, 550-200m, 50.9-48m, 32.2-30m eindicazioni dei nomi delle città trasmittenti. Poi si hanno una manopola per la regolazione del volume a l'alta fedeltà e una per la sintonia. Sotto a queste si hanno nove tasti per la selezione dei registri (normale, musica, parole), l'accensione, la selezione delle gamme d'onda e del giradischi. Il giradischi ha piatto in plastica con tappetino in gomma, braccio in plastica e selettore per quattro velocità (16, 33, 45, 78 giri). Il retro è chiuso da un pannello forato e all'interno si hanno il circuito a sette valvole supereterodina con altoparlante ellittico.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde corte (due gamme d'onda) e medie a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici.

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case. Questo radiofonografo era venduto a Lire 69.750 nel 1959-60. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.

Autore: Magnadyne Radio (progettista/ costruttore) (1928/ 1955 ca.)

Datazione: 1959 - 1960

Materia e tecnica: legno; materiale plastico; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 51 cm x 35 cm x 32 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Soresini F. "Breve Storia della Radio", Milano 1976

Tarabella E. "Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti"", Massarosa (LU) 1993

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", 2006, p. 522

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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