Brionvega RR3000 - radioregistratore - Industria, manifattura, artigianato

Brionvega S.a.S.; Sapper Richard

Brionvega RR3000 - radioregistratore - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Dispositivo contenuto in una scocca in plastica nera e grigia. La parete frontale è occupata per metà dai comandi del radioricevitore e dall'altoparlante e per l'altra metà dal vano per la musicassetta e i relativi comandi. Nella parte sinistra si hanno la scala di sintonia con indicazioni numeriche per onde medie (MW: 165-52 x 10kHz), onde lunghe (LW: 270-150kHz), modulazione di frequenza (FM: 108-87MHz), un selettore a slitta per la regolazione del volume e uno per i toni, la griglia a protezione dell'altoparlante, la rotella per la sintonia (tuninig). Nella parte destra si ha il vano per l'inserimento della musicassetta con i relativi fusi per la rotazione delle bobine di nastro delle cassette e le testine di riproduzione e registrazione e i tasti in plastica per espulsione, riavvolgimento, avanzamento, avvio, registrazione. Si ha inoltre un tasto per il controllo dello stato di carica delle batterie. Sopra si ha l'antenna integrata a stilo, estraibile. Sul alto sinistro si hanno cinque tasti per la commutazione da lettore di musicassette alle diverse gamme d'onda. Sul lato destro si hanno diverse prese per cuffie e fono, una in cui è collegato il cavo elettrico di collegamento alla rete, un tasto di accensione/spegnimento, un variatore di tensione, gli attacchi per una tracolla utile per il trasporto. Sul retro si ha una griglia per l'aerazione e sotto si trova il vano batterie.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie e lunghe a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Riproduzione e registrazione di suoni su nastro magnetico in musicassette.

Modalità d'uso: Si inserisce la spina nella presa elettrica, si accende l'apparecchio e si direziona l'altenna per captare al meglio le radionde; ci si sintonizza sulla frequenza desiderata. Oppure si inserisce la musicassetta nell'apposito vano a sportellino apribile e si schiaccia il tasto "Play".

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza (nel 1939). Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Parallelamente, nel 1898, veniva inventato il primo sistema di registrazione del suono su una sottile lamina d'acciaio: il telegrafono di Valdemar Poulsen. L'invenzione del magnetofono si deve ad Arrigo Castelli nel 1947. Inizialmente si trattava di registrazione su filo magnetico poi su nastro. Il nastro magnetico avvolto su bobine era comunque difficile da maneggiare e soggetto a facili danneggiamenti. A metà anni sessanta nascono le audiocassette, destinate a soppiantare sia l'uso dei registratori a nastro che dei dischi in vinile per la loro semplicità d'uso e per il basso costo. Nel 1947, un gruppo di ricerca dei Bell Laboratories (Stati Uniti) costituito da W. Shockley, J. Bardeen e W. Brattain, inventò il transistor: un componente attivo allo stato solido che poteva sostituire i tubi elettronici ingombranti e dispendiosi. A metà anni '50 nascono le nuove radio e i registratori a transistor: più piccoli e leggeri, ben presto con prestazioni più elevate. L'avvento del transistor amplificò ulteriormente queste esigenze dando la possibilità di ottenere apparecchi tascabili con componenti miniaturizzati. I transistor e gli altri componenti elettronici erano montati e saldati sulla piastrina di un circuito stampato in maniera automatizzata e custodia in plastica stampata a caldo. La musicassetta è nata per l'uso con i dittafoni ma si è ben presto diffusa anche per l'ascolto di musica preregistrata. Dalla metà degli anni '70, la qualità del nastro fu progressivamente migliorata passando da supporti in ferro o ferrite a quelli al cromo e in lega metallica (cassette metal). Grazie al miglioramento del supporto magnetico e degli apparecchi si arrivò a qualità quasi pari a quella delle bobine magnetiche (almeno negli impianti Hi-Fi domestici. Il passo successivo fu l'ascolto in automobile. A partire dal 1979, con l'introduzione del Walkman prodotto da Sony, la popolarità della musicassetta aumentò ulteriormente per poi scemare prima con l'avvento dei CD masterizzabili e lettori CD portatili, ed in seguito a causa della diffusione del formato MP3 e dei relativi lettori.

Autore: Brionvega S.a.S. (produttore) (1945/); Sapper Richard (designer) (1932/)

Datazione: ca. 1975 - ca. 1985

Tipologia: radiomangianastri

Materia e tecnica: materiale plastico; metallo

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 27,5 cm x 8 cm x 19 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Spazio '900 Modernariato&Design "Il design di Brionvega/ The design of Brionvega", Milano 2001

Carugati D.G.R. "BRIONVEGA progetto l'emozione", Milano 2003

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).