Pioneer KE-6300 - fonoriproduttore - Industria, manifattura, artigianato

Pioneer

Pioneer KE-6300 - fonoriproduttore - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Apparecchio a transistor con scocca in plastica inserito in un telaio che si fissa nel cruscotto dell'autoveicolo. La parete frontale è l'unica che rimane visibile una volta inserito il fonoriproduttore nel cruscotto. Nella parte alta si hanno una manopola per la regolazione del volume e l'accensione della radio, un display LCD, il vano per l'inserimento della musicassetta, i tasti di riavvolgimento e avanzamento veloce del nastro magnetico. In mezzo si ha una fila di tasti di cui due per la sintonia, cinque per altrettanti canali radio preselezionati, due per associare i canali selezionati ai tasti. Sotto si ha un'altra fila di comandi tra cui il tasto loud, due manopole per il bilanciamento destra/sinistra e la regolazione dei toni, alcuni tasti per la sintonia, la memorizzazione dei canali, la commutazione di gamma, la tipologia di musicassetta. Sul retro sono presenti i connettori per gli altoparlanti, al batteria dell'autoveicolo, la messa a terra. Inoltre è accessoriato di una plancia di fissaggio.

Funzione: Riproduzione di suoni registrati su nastro magnetico in musicassette e ricezione di frequenze radio ad onde medie e lunghe a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici durante percorsi in automobile. Aveva la possibilità di sintonia automatica con predisposizione di cinque stazioni a scelta.

Notizie storiche: La prima autoradio della storia venne progettata dai fratelli Paul e Joseph Galvin, il modello Motorola 5T71, dove la scelta del nome simboleggia il concetto di "Sound in Motion". Questa autoradio veniva montata, con un lavoro di un paio di giorni che prevedeva grosse modifiche all'impianto elettrico delle vetture, su alcuni modelli Ford e Chrysler e costava quasi un quarto del costo complessivo dell'automobile (150 dollari per l'autoradio, 650 dollari per l'autovettura). La prima autoradio europea fu la Balunpunkt AS5, nel 1932. Questa autoradio era di grosse dimensioni e veniva istallato nel bagagliaio e comandato con un comando posto sul piantone dello sterzo. Questa autoradio costava 465 marchi tedeschi, un terzo del costo di un'automobile di media cilindrata. La Blaupunkt produrrà successivamente la prima autoradio a onde corte (1952), la prima autoradio stereo (1967) e il primo ricevitore di notizie sul traffico (1974). La nascita del transistor alla fine degli anni '40 presso i laboratori della Bell Telephone, diede una grossa spinta al mercato delle autoradio perché permetteva di adottare dimensioni molto minori e, soprattutto, aveva ridottissime richieste di energia: non era più necessario occuparsi del riscaldamento del catodo come per le radio a valvole. In questi anni di passaggio al transistor le autoradio della Autovox e della Voxson erano i modelli più ricercati dagli automobilisti. La prima autoradio completamente a transitor è stata la Montecarlo della Becker, prodotta negli anni '60. Nelle autoradio vengono inseriti anche riproduttori a nastro magnetico in cassette che, in alcuni casi, potevano anche registrare direttamente dalla radio. Le prime autoradio con lettore di audiocassette vengono realizzate dalla Philips nel 1963. Negli anni '60-'70 era anche diffuso un altro standard di registrazione audio su nastro magnetico in cassette: lo Stereo 8. Questo standard nasce nel 1966 proprio per la riproduzione musicale in auto su progetto dell'americano Bill Lear. Agli inizi degli anni '70, dai transistor si passò ai microprocessori, inventati dall'italiano Federico Faggin e dagli americani Ted Hoff e Stanley Mazor, che permisero di aumentare le prestazioni e le funzioni disponibili (ad esempio la ricerca e memorizzazione delle stazioni radio). L'evoluzione è poi rapida: autoreverse, funzioni Dolby, ricerca dei brani per le audiocassette, frontalino estraibile (il primo realizzato nel 1980 dalla Bensi, azienda italiana). La prima metà degli anni '80 vede la nascita dei primi lettori CD. Ben presto i marchi giapponesi Sony, Kenwood e Pioneer si imposero sul mercato con i loro prezzi contenuti e le alte prestazioni. I fonoriproduttori per auto della Pioneer furono tra i migliori esistenti in quegli anni. Pioneer è stata anche la prima azienda a portare le innovazioni tecnologiche come laser disc, lettore DVD e display al plasma negli apparecchi per auto. Oggi, le autoradio sono apparecchi sempre più sofisticati che possono contenere anche lettori MP3 con attacco USB, lettore DVD, GPS, TV. Sono diventati in realtà dei piccoli computer con hard disk e con display al plasma.

Autore: Pioneer (progettista/ costruttore) (1937/)

Datazione: ca. 1975 - ca. 1990

Tipologia: giranastri e registratore per automobile a transistor

Materia e tecnica: metallo; materiale plastico

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 19 cm x 24 cm x 7,5 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Catalogo radio "Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1961-1962 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE)", Milano 1961, p. 178

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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