Biciclo - Industria, manifattura, artigianato

Biciclo - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Biciclo con telaio tubolare in metallo e forcella in lamiera, verniciati nero. La ruota posteriore è coperta da un parafango in lamiera, anch'esso verniciato di nero, mentre un piccolo parafango anteriore, costituito da un foglio di cuoio intelaiato su un supporto metallico, è posto al di sotto della sella. Due pedivelle situate nella parte posteriore del telaio consentono di montare sulla sella, fissata sul telaio frontalmente alla ruota anteriore; la sella, provvista di molle, è costituta da una lamina in legno, rivestita di pelle. Il manubrio presenta manopole in legno e, sulla destra, la leva per il comando del freno a pattino sulla ruota anterioreIl funzionamento si basa su due pedali regolabili che, per mezzo di una moltiplica, muovono la ruota anteriore. Il veicolo poggia su due ruote con cerchio e raggi in metallo, provviste di battistrada in gomma piena; la ruota anteriore conta 40 raggi, mentre la ruota posteriore dispone di 20 raggi.

Notizie storiche: In seguito all'introduzione dei pedali sul mozzo della ruota anteriore dei bicicli, si affermò negli anni '70 del 1800 la tendenza ad aumentare progressivamente il diametro della ruota anteriore in modo da assicurare velocità sempre maggiori; con i pedali applicati direttamente al mozzo della ruota, infatti, ad ogni giro di pedali corrispondeva un giro di ruota. Parallelamente alla crescita della ruota anteriore tuttavia, aumentava anche l'instabilità del mezzo e il rischio per il conducente di rovinose cadute. Agli inizi degli anni '80 si diffuse una maggiore attenzione alla sicurezza dei ciclisti e si ricercarono nuove soluzione per rendere più affidabili i bicicli. Tra le varie soluzioni presentate vi fu quella di William Hillman che nel 1884 produsse un nuovo modello chiamato Kangaroo. Il Kangaroo, presto imitato anche da altri costruttori, presentava uno dei primi tentativi di applicazione della trasmissione a catena: attraverso un sistema di moltiplicazione del moto a catena e pignoni rotanti applicato alla ruota anteriore, il Kangaroo riusciva a garantire una velocità di crociera elevata e una maggiore sicurezza grazie alla riduzione del diametro della ruota. Il Kangaroo, applicando il principio della moltiplica ad un biciclo con caratteristiche tradizionali, contribuì a far accettare al mercato la trasmissione a catena che nel giro di qualche anno avrebbe dato alla bicicletta la sua fisionomia attuale.

Ambito culturale: produzione inglese

Datazione: ca. 1884

Materia e tecnica: metallo; gomma; legno; pelle

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 68 cm x 148 cm x 117 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Andric D./ Bozzini G./ Ormezzano G.P. "Storia della bicicletta : Dalle origini alla mountain bike", Milano 1991

Smith Hempstone O./ Berkebile D.H. "Wheels and wheeling : The Smithsonian cycle collection", Washington 1974

Straordinari cicli "Straordinari Cicli : Dall'invenzione di Drais alle biciclette dei campioni", Varese 2008, pp. 20-21

Credits

Compilazione: Meroni, Luca (2008)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).