Teodolite - scienze della terra

Askania

Teodolite - scienze della terra

Descrizione

La messa in orbita dei satelliti artificiali, iniziata alla fine dell¿Anno Geofisico Internazionale 1957-58, ha aperto nuovi orizzonti a molte discipline tra le quali la geodesia, l¿astrodinamica e la fisica dell¿atmosfera. La determinazione delle orbite descritte dai satelliti e delle perturbazioni che esse subiscono per effetto del campo gravitazionale terrestre e della resistenza dell¿atmosfera è possibile effettuando precise misure di posizione di satelliti artificiali e studiando le influenze che modificano le loro orbite. A causa del veloce moto apparente di questi oggetti le misure ottiche non sono tuttavia possibili con gli strumenti astrometrici classici. Il teodolite TPR Gigas è stato messo a punto dalla ditta Askania (Askania-Werke A.G., Bambergwerk, Berlin-Friedenam, Kaiserallee 87/88) nei primi Anni Sessanta specificatamente per lo studio dei satelliti. Uno di questi strumenti è stato acquistato dall¿Osservatorio nel 1964 al costo di £. 14.815.254, e risulta inserito, con il numero 21476, nell¿inventario 1/7/55-31/12/67. Installato su un terrazzo di Brera, è stato utilizzato dal 1966 al 1971 per determinare le posizioni dei satelliti visibili da Milano, in pratica per oggetti più luminosi della quinta magnitudine apparente, tenendo conto delle caratteristiche dello strumento e della luminosità del cielo cittadino. Lo strumento consiste in una base circolare inferiore sostenuta da tre viti di regolazione, la quale continua con un corpo cilindrico e termina con una base superiore. Solidale a quest¿ultima vi sono una ruota dentata del diametro di 26 cm ed una gradazione con divisioni ad ogni grado e numerazione ogni dieci, che serve ad una grossolana lettura dell¿azimut. Sulla base superiore appoggia una piastra di egual diametro, mobile in azimut, che supporta il teodolite tramite tre viti di regolazione. Concentrico al cilindro e compreso tra le due basi può ruotare il corpo centrale dello strumento, in alluminio fuso, che ha la forma di un parallelepipedo a bordi arrotondati il quale, mediante un raccordo a forcella, può essere reso solidale alla piastra che porta il teodolite. a parte centrale e il teodolite possono dunque liberamente ruotare in azimut oppure essere bloccati mediante un freno ad una data posizione. Il corpo centrale contiene i motori che permettono il movimento del teodolite in azimut ed altezza ed i comandi di regolazione grossa e fine delle loro velocità, regolabili entro un opportuno intervallo e duplicati sui due lati opposti dello strumento, per comodità dell¿osservatore. Una targhetta metallica applicata al corpo centrale riporta il nome della ditta costruttrice e il numero di serie: CONTINENTAL ELEKTROINDUSTRIE AG, ASKANIA BERLIN, NR 610025. (continua nella scheda catalografica completa, in allegato)

Modalità d'uso: Mediante due giunti cardanici i movimenti dei due motori vengono trasmessi al teodolite; in particolare il moto in azimut tramite un pignone che ingrana sulla ruota dentata solidale con la base superiore. Il teodolite, il cui numero di serie è 630857, comprende un telescopio principale, con oculare munito di reticolo illuminato, ed un cercatore a campo molto esteso, per facilitare il reperimento del satellite. La posizione del teodolite è controllata mediante una livella. Entro il teodolite sono alloggiate le gradazioni in azimut ed altezza, aventi un diametro rispettivamente di 20 e 14 cm. Entrambi i cerchi portano divisioni ogni 4'. Grazie ad un micrometro è possibile la lettura fino a 0".2. Non essendo possibile la lettura diretta delle gradazioni a causa del rapido moto del satellite, un sistema ottico permette la loro registrazione fotografica. L¿osservatore, individuato il satellite al cercatore ed effettuato un centramento grossolano usando le velocità grosse, proseguiva l¿inseguimento al teodolite con le velocità fini. Quando l¿immagine del satellite era centrata nel crocicchio attivava la registrazione fotografica e cronografica. Una camera fotografica, ad intervalli di tempo di un secondo, fotografava le gradazioni in altezza ed in azimut e la gradazione della livella, mentre il corrispondente istante di osservazione veniva registrato da un cronografo insieme ai segnali di tempo forniti dal Centro di Cronometria dell¿Osservatorio. La lettura delle registrazioni era eseguita con un opportuno strumento ausiliario, mentre la messa in stazione dello strumento ed il controllo della sua giacitura erano eseguiti con i metodi usuali per i teodoliti.

Autore: Askania (costruttore) (1965)

Datazione: 1965

Materia e tecnica: metallo

Categoria: scienze della terra

Collezione: Collezione storico-scientifica del Museo Astronomico - Orto Botanico di Brera

Collocazione

Milano (MI), Museo Astronomico - Orto Botanico di Brera

Riferimenti bibliografici

Tucci P. "I cieli da Brera: astronomia da Tolomeo a Balla", Milano 2000

Miotto, E./Tagliaferri, G./ Tucci, P. "La strumentazione nella storia dell'Osservatorio Astronomico di Brera", Milano 1989

Credits

Compilazione: Mattavelli, Marcella (2008)

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