Pantheon dei Martiri della Libertà

Parmiani, Enrico; Masutti, Antonio

Pantheon dei Martiri della Libertà

Descrizione

Titolo proprio: Teresa Confalonieri

Identificazione: Ritratto di Teresa Confalonieri

Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore; Masutti, Antonio (1813-1895), disegnatore

Cronologia: 1851

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 110 mm x 150 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura Teresa Casati Confalonieri (Milano, 1787 - Buccinigo, 1830). Nella stampa sono indicati il nome dell'incisore (Parmiani) e del disegnatore (Masutti).
Teresa Confalonieri sposò il 14 ottobre 1806 Federico Confalonieri, detto il "Conte Aquila". In seguito divenne dama di Corte al servizio della viceregina d'Italia Augusta di Baviera, figlia del Duca Massimiliano IV Giuseppe di Zweibrücken. Le sue simpatie iniziali per il regime napoleonico si andarono via via spegnendo per influenza del marito, del quale condivideva le posizioni liberali. Dopo la condanna capitale di Federico, nel 1823 Teresa si recò più volte a Vienna dalla coppia imperiale Francesco I d'Asburgo e Maria Teresa di Borbone-Napoli per chiedere la grazia sovrana. Nel 1824 la condanna del marito fu commutata nel carcere a vita da passare nella fortezza dello Spielberg. Negli anni seguenti Teresa si prodigò per ottenere una diminuzione della pena. Nel 1829, fallito il progetto di evasione che aveva ordito, si rivolse ad Alessandro Manzoni perché componesse una supplica a Francesco I. Lo scritto manzoniano, composto il 12 febbraio 1830, non ricevette risposta e dopo qualche mese Teresa morì nel palazzo dei marchesi Vidiserti, già Carpani, presso Erba, sfibrata dai vari tentativi di soccorrere il consorte. Il suo dramma ispirò il Manzoni nella creazione del personaggio di "Ermengarda" nell'Adelchi. Allo scrittore si deve anche la stesura del suo epitaffio tombale, collocato sulla parete posteriore del tempietto dorico, presso il monumentale Mausoleo Casati Stampa di Soncino nel cimitero urbano di Muggiò (Monza e Brianza).

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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