Pantheon dei Martiri della Libertà

Parmiani, Enrico; Tommasini

Pantheon dei Martiri della Libertà

Descrizione

Titolo proprio: Pietro Teulié Generale di divisione

Identificazione: Ritratto del generale Pietro Teulié

Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore; Tommasini (notizie sec. XIX metà), disegnatore

Cronologia: 1851

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure:

Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura il generale Pietro Teulié. Nella stampa sono indicati il nome dell'incisore (Parmiani) e del disegnatore (Tommasini).
All'arrivo dei Francesi di Bonaparte a Milano (1796) Teulié entrò nella Legione lombarda, primo nucleo del futuro esercito cisalpino, come aiutante del generale Lahoz. Nel 1799 assunse il comando in seconda della Legione italica e partecipò alla battaglia di Marengo (1800), ottenendo pochi giorni dopo la nomina a generale di brigata. Nell'aprile 1801 fu nominato ministro della Guerra del Regno d'Italia; ma si dimise nel luglio dello stesso anno. Comandò la Divisione Italica sulla Manica nel 1803. Per un complotto dei suoi nemici, nel 1804 fu deposto e arrestato; riabilitato da Napoleone, nel febbraio 1805 fu nominato generale di divisione. Dopo essere rimasto per qualche tempo nel campo di Boulogne, dall'inizio del 1807 operò in Pomerania. Partendo da Berlino, sempre al comando della Divisione Italica, sconfisse i Prussiani a Stargard e Neugarten e pose infine l'assedio a Kolberg il 14 marzo 1807. Il 25 marzo dello stesso anno venne tuttavia sostituito nel comando dal generale francese Loison. Continuò a partecipare all'assedio e il 12 giugno morì sei giorni dopo di tetano. Durante i funerali furono sospesi i combattimenti e gli stessi difensori prussiani resero onore al suo coraggio sparando a salve dalle mura.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

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