Pantheon dei Martiri della Libertà

Parmiani, Enrico; Parenti

Pantheon dei Martiri della Libertà

Descrizione

Titolo proprio: Goffredo Mammelli

Identificazione: Ritratto di Goffredo Mameli

Autore: Parmiani, Enrico (notizie 1835-1851), incisore; Parenti (notizie sec. XIX metà), incisore

Cronologia: 1851

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: bulino

Misure: 100 mm x 150 mm (parte figurata)

Notizie storico-critiche: La stampa a bulino su lastra d'acciaio, tratta da un un volumetto composto dalle incisioni estratte dai due volumi del "Pantheon dei martiri della libertà italiana" usciti nel 1851 con grande successo di pubblico e stampa, raffigura il patriota Goffredo Mameli dei Mannelli, meglio noto come Goffredo Mameli (Voltri, 1827 - Roma, 1849). Nella stampa è indicato il nome dell'incisore (Parenti).
Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento italiano, Goffredo Mameli morì a seguito di una ferita infetta che si procurò durante la difesa della seconda Repubblica Romana. È l'autore delle parole dell'attuale inno nazionale italiano. Durante i pochi anni della sua giovinezza, riuscì a distinguersi in alcune memorabili gesta che ancor oggi vengono ricordate, come ad esempio l'esposizione del tricolore per festeggiare la cacciata degli Austriaci nel 1847. Nel marzo 1848 organizzò una spedizione di trecento volontari per andare in aiuto di Nino Bixio durante l'insurrezione di Milano. Venne arruolato nell'esercito di Giuseppe Garibaldi con il grado di capitano. Svolse la sua opera di patriota anche a Roma (proclamazione della Repubblica romana il 9 febbraio 1849) e in una campagna fiorentina (fondazione di uno stato unitario tra Lazio e Toscana). Nel suo continuo vagabondaggio si trovò nuovamente a Genova, sempre al fianco di Nino Bixio, e a Roma nella lotta contro le truppe francesi venute in soccorso di Papa Pio IX.

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Museo dell'Ottocento

Credits

Compilazione: Fracassetti, Lisa (2012); Malenza, Sarah (2012)

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