Ritratto di Giovanni Acerbi

Bernieri, Cesare

Ritratto di Giovanni Acerbi

Descrizione

Autore: Bernieri, Cesare, litografo

Cronologia: 1860

Oggetto: stampa

Soggetto: ritratto

Materia e tecnica: Cromolitografia

Misure: 458 mm. x 602 mm.

Notizie storico-critiche: GIOVANNI ACERBI (1825-1869) patriota mantovano, partecipò all'insurrezione milanese del '48, alla difesa di Venezia, alla congiura anti-austriaca di Belfiore e alla spedizione dei Mille con la qualifica di intendente generale.
Circa la Congiura di Belfiore il 2 novembre 1850, nella casa del nobile Livio Benintendi, esule in Piemonte, ospitati dal suo amministratore Attilio Mori, si riuniscono una ventina di patrioti. Li accomuna la fiducia, o per lo meno la speranza, che da un momento all'altro torni a soffiare in Europa il vento della rivoluzione. Intendono perciò preparare le condizioni necessarie affinché, quando l'occasione si presenti, gli austriaci non l'abbiano vinta ancora una volta, com'era accaduto nel 1848. Secondo la testimonianza di Tazzoli, sono presenti i medici Vincenzo Giacometti, Carlo Poma, Giuseppe Quintavalle e Achille Sacchi, gli ingegneri Giuseppe Borchetta e Attilio Mori, l'avvocato Giovanni Rossetti, il farmacista Dario Tassoni, gli studenti universitari Giovanni Acerbi, Luigi Castellazzo, Giovanni Chiassi e Paride Suzzara Verdi, l'arciprete don Giuseppe Pezza-Rossa, il professore di francese Carlo Marchi, il possidente Francesco Siliprandi, il fittavolo Giuseppe Borelli e un certo Vettori, non meglio identificato (oltre al Tazzoli stesso). A detta di Siliprandi di guardia sulla pubblica via stavano l'ingegner Aristide Ferrari e il mediatore di granaglie Domenico Fernelli.
Di lì a un anno o poco più la congiura, che si è nel frattempo estesa ad altre provincie del Lombardo-Veneto, viene scoperta. Più di cento sono i patrioti processati dal tribunale militare sotto l'accusa di alto tradimento. Decine le condanne a morte, di cui nove, per ordine del feldmaresciallo Radetzky, governatore generale del Lombardo-Veneto, vengono eseguite. Nella valletta di Belfiore il 7 dicembre 1852 salgono sul patibolo Bernardo Canal, Carlo Poma, Angelo Scarsellini, don Enrico Tazzoli e Giovanni Zambelli; il 3 marzo 1853, don Bartolomeo Grazioli, Carlo Montanari e Tito Speri; il 19 marzo, Pietro Frattini.
Qui è raffigurato in età più matura con la divisa garibaldina.

Collocazione

Mantova (MN), Museo della Città

Credits

Compilazione: Roncaia, Mariangela (1997)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2006)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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