Chiesa di S. Giacomo Maggiore Apostolo

Sedrina (BG)

Indirizzo: Via Roma (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sedrina (BG)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: L'esterno ha una facciata tripartita con timpano ricurvo. All'interno un'unica navata con grandi arcate ad ogiva che reggono la copertura a capanna. Nel presbiterio si aprono tre absidi di cui quella centrale di maggiori dimensioni

Epoca di costruzione: sec. XIV - sec. XX

Autori: Codussi, Mauro, progetto

Descrizione

Sedrina è situata all'imbocco della Valle Brembana sulla sinistra del fiume Brembo, famosa per i suoi ponti e per il complesso monumentale della chiesa di San Giacomo Maggiore da sempre attribuito all'architetto rinascimentale Mauro Codussi che, originario della Val Brembana, divenne famoso a Venezia per aver realizzato opere molto importanti. Il prospetto principale manifesta appieno la sua appartenenza al gusto tipico del primo rinascimento, si presenta infatti estremamente lineare, tripartito con terminazione dei comparti data da timpani arcuati. In quello centrale si apre un semplice rosone circolare, mentre due strette finestre terminanti a semicerchio si aprono nei due settori laterali. Il portale ha forme classicheggianti, architravato si innalza da basi modanate con piedritti dalla cornici lineari interrotte da un elemento circolare e terminanti con capitelli compositi che reggono l'alto cornicione su cui si imposta il timpano arcuato. L'interno si presenta, con chiari richiami gotici, ad un'unica navata interrotta dalle grandi arcate ad ogiva che reggono la copertura a capanna. Nel presbiterio si aprono tre absidi coperte da volte a crociera e catino di chiusura, di cui quella centrale di maggiori dimensioni. Pregevoli le tele che stanno nei due altari minori posti a fianco dell'altare maggiore, in particolare nell'altare a destra si ammira la pala di Lorenzo Lotto, del 1541, raffigurante la Madonna in gloria con Bambino e i Santi Giovanni Battista, Francesco, Girolamo e Giuseppe. Nell'altare a sinistra è inserita la pala raffigurante La Pietà realizzata dall'artista Silvio Veneto nello stesso periodo. La chiesa nel corso del tardo Cinquecento è stata impreziosita anche da paramenti e arredi sacri tra quali un ostensorio d'argento a raggiera sormontato da una statuetta del Redentore. Il monumentale altare Maggiore, dalle forme classicheggianti, è di costruzione tardo ottocentesca. Di grande effetto l'affresco dell'Assunzione di Maria, che decora la parete della controfacciata. Il complesso monumentale della chiesa di San Giacomo Maggiore si completa con l'alto campanile, realizzato all'inizio del Novecento, mentre le pareti laterali conservano ancora i caratteri rinascimentali.

Notizie storiche

La prima testimonianza di un edificio religioso nella comunità di Sedrina risale 1360. Alle origini la Chiesa viene dedicata a due compatroni: S. Giacomo Maggiore e S. Alessandro e solo nel 1370 viene intitolata solamente al primo. Col tempo la popolazione aumenta e, nella metà del XV secolo, iniziano i lavori di rifacimento del vecchio edificio che venne quasi totalmente demolito. Il progetto di una nuova opera viene elaborato, ai primi del Cinquecento, dal celebre architetto Mauro Codussi, di origine brembana ma particolarmente noto a Venezia. Probabilmente il Codussi progettò la sola facciata principale. I lavori di ampliamento furono conclusi verso al metà del XVI secolo. Nel 1542 il luogo di culto è fatto oggetto di particolare attenzione dalla scuola Beata Vergine Maria, che fece pervenire a Sedrina le opere di Lorenzo Lotto e di Silvio Veneto. Nel Seicento la diffusione della venerazione della Madonna del Rosario comporta molti riscontri devozionali presenti all'interno della parrocchiale. Nel 1802 nella chiesa si sostituì l'antico organo con uno nuovo costruito dalla celebre famiglia degli organari Serassi, originari di Como ma particolarmente attivi nell'area bergamasca e in tutta l'Italia settentrionale. A fine Ottocento i lavori trasformarono in parte l'impianto cinquecentesco, ma fu nel 1898 che il coro fu ampliato rielaborando la definizione del presbiterio di forma poligonale. La decorazione interna venne rifatta sempre alla fine dell'Ottocento. Il campanile venne innalzato nel 1908. Nel 1944 venne completamente restaurata e nel 1948 alle monofore della facciata vennero applicate nuove vetrate.

Uso attuale: intero bene: chiesa

Uso storico: intero bene: chiesa

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Accessibilità: Apertura dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15.00 alle 19,00

Credits

Compilazione: Scaburri, Luca (2007)

Aggiornamento: Morandini, Lucia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia

Fotografie: Morandini, Lucia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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