Convento dei Francescani (ex) - complesso

Pavia (PV)

Indirizzo: Piazza Collegio Cairoli 1-6 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Pavia (PV)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: convento

Configurazione strutturale: Il complesso conventuale formato dalla chiesa e dall'attuale edificio del collegio universitario Cairoli occupa un intero isolato lungo l'attuale Via Cairoli. La chiesa conventuale a croce latina è situata a sud del convento e prospetta sulla piazza omonima su cui affaccia un corpo arretrato appartenente alle strutture conventuali. All'interno vi erano tre chiostri, sopra i quali erano in origine collocate 22 celle dei religiosi e in basso tutta una serie di servizi e appartamenti per i frati. Nei tre chiostri vi era un giardinetto e due corti, che servivano la verdura al convento, e una stalla vicina alla porta rustica. Oggi si conserva il cortile della corte grande che ha mantenuto la sua ampiezza, con colonnati e portici

Epoca di costruzione: secondo quarto sec. XIII - seconda metà sec. XIV

Autori: Ruggeri, Francesco, progetto Cappella dell'Immacolata; Pollack, Leopoldo, progetto per la trasformazione in collegio; Piermarini, Giuseppe, supervisione progetto per cambio destinazione; Aschieri, Pietro, progetto di restauro

Comprende

Descrizione

Costruito a fine Settecento per volontà dell'Imperatore d'Austria Giuseppe II, il collegio sorge nella piazza omonima accanto alla chiesa di San Francesco e a pochi passi dalla sede dell'Università e dal Castello Visconteo. L'edificio si staglia sulla piazza con l'imponente prospetto in mattoni a vista, non completamente aderente al progetto originario di Leopoldo Pollack (di cui si conservano i disegni), dotato di un monumentale corpo centrale entro il quale si apre il portale di ingresso. L'edificio, a pianta quadrata, si articola in quattro corpi di fabbrica distribuiti intorno ad un ampio giardino alberato sul quale si affacciano sia gli spazi comuni, sia le camere degli Alunni residenti. Il piano terra, leggermente più basso del livello della piazza, circonda il giardino interno e su di esso si aprono la sala mostre, la palestra, la lavanderia e una delle sale studio oltre ad una serie di locali di servizio e la portineria. Il primo piano rialzato, con soffitti particolarmente elevati, ospita invece tutti gli altri locali comuni tre cui la biblioteca (con più di 65.000 volumi) e l'aula magna affrescata. Due dei quattro lati del Collegio, a questo livello, sono scanditi da archi su colonne binate di grande effetto scenografico. I restanti due piani della struttura ospitano le camere degli alunni, tutte singole. Alcune di queste, poste all'ultimo piano, si aprono su due grandi terrazzi, con vista sul campanile romanico dell'adiacente chiesa di San Francesco, sulle torri medievali del centro cittadino e, più in lontananza, sulla cupola del Duomo.

Notizie storiche

La fondazione del Collegio si deve, in prima battuta, all'Imperatore d'Austria Giuseppe II alla cui decisione si deve la creazione nel 1781 del Collegio Germanico Ungarico. La costruzione settecentesca, progettata da Leopoldo Pollack con la supervisione di Giuseppe Piermarini, insiste sulle antiche strutture dell'antico convento francescano, trasferito in quest'occasione nella sede di San Pietro in Ciel d'oro. Inaugurato nel 1783, il Collegio era sicuramente a pieno regime già nel 1784, quando il marchese Alessandro Botta Adorno, conservatore, ossia amministratore del Collegio stesso, ricevette l'Imperatore di passaggio a Pavia il 18 febbraio.
In seguito all'occupazione francese nel 1796 il Collegio fu chiuso e i suoi beni confiscati. Da quel momento fu adibito a caserma, destinazione d'uso che mantenne anche durante i due conflitti mondiali. Nel secondo dopoguerra, per interessamento dell'allora Rettore dell'Ateneo pavese, Plinio Fraccaro, responsabile della creazione anche di altri collegi pavesi, il Demanio Militare restituì il fabbricato all'Università di Pavia che, dopo i lavori di risistemazione necessari per riportare la struttura alla sua originaria funzione, riuscì a riaprire la struttura il 4 novembre del 1948 intitolandola ai fratelli Cairoli, figure di rilievo del Risorgimento italiano.

Uso attuale: ala destra: chiesa; ala sinistra: uffici; corpo principale: collegio

Uso storico: corpo principale: caserma; intero bene: convento

Condizione giuridica: proprietà mista pubblica/ecclesiastica

Accessibilità: L'accesso in chiesa è regolato secondo gli orari di apertura

Per l'accesso al Collegio: su appuntamento o in occasione di mostre e convegni.
Per informazioni:
Tel: 0382.23746
Fax: 0382.302798

Riferimenti bibliografici

Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001

Rotella A./ Viola A., Ospitalità pavese : i collegi universitari, Pavia 2001

Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988

Fagnani F., Guida storico artistica di Pavia, Pavia 1985

Associazione ex alunni, Trent'anni del Collegio Cairoli di Pavia : 1948-1978, Milano 1978

Uricchio M., Il collegio germanico ungarico di Pavia, Pavia 1955

Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001

Rotella A./ Viola A., Ospitalità pavese : i collegi universitari, Pavia 2001

Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988

Fagnani F., Guida storico artistica di Pavia, Pavia 1985

Associazione ex alunni, Trent'anni del Collegio Cairoli di Pavia : 1948-1978, Milano 1978

Uricchio M., Il collegio germanico ungarico di Pavia, Pavia 1955

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Marino, Nadia (2004)

Aggiornamento: Ribaudo, Robert (2009); Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Marino, Nadia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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