Comune di Lonato (1167 - 1864)

fondo | livello: 1

Conservatore: Comune di Lonato (Lonato, BS)

Produttore fondoLonato, Comune di Lonato (sec. XI - )

Progetto: Archidata (1986 - 1990)

Storia archivistica: Mentre i documenti originali più antichi, conservati in archivio, risalgono alla metà del sec. XIII, le prime notizie disponibili, riguardo alla conservazione dei documenti, sono contenute in una deliberazione del consiglio generale del 21 marzo 1574, dove è detto che gli atti singoli sono posti in filze(1). Documenti del 1652(2) e del 1717(3), informano che la documentazione di un certo rilievo è riposta in un'arca di legno.
Altre notizie dirette sulla conservazione fisica del materiale documentario sono contenute in due inventari redatti dai cancellieri comunali nel 1714 e nel 1794(4).
L'inventario del 1714 sembra consolidato intorno alle funzioni istituzionali principali e aventi continuità temporale, lasciando a margine la documentazione relativa ad attività particolari o alla quale comunque non è riservata un'archiviazione particolare e preordinata. Si ricava da esso, infatti, che l'archivio in quel tempo era composto da registri delle deliberazioni, degli estimi (con annessi registri dei traslati e libri delle misure), della massaria, dei dazi, dei censi, dei terreni, dei livelli (affitti), delle "raspe" e querele, delle accuse, dei danni e dai libri del Venzago. La descrizione prende poi in esame il resto dell'archivio che, a parte le filze dei "decreti" e di "scritture et instrumenti", pare non avere più l'organicità precedente, trovandovi posto registri e libretti (pochi esemplari), riguardanti argomenti particolari e specifici (per es. libro Cappellanie). Seguono poi i processi e le carte raccolte in mazzi con una indicazione degli argomenti. Una collocazione a parte è riservata ai documenti riguardanti il Venzago (5).
Questa impostazione rimane anche nell'inventario del 1794, se si eccettua un aumento notevole del numero dei mazzi e della loro consistenza, forse dovuto alla meticolosità con cui i mazzi stessi sono descritti.
Nel 1838 Cenedella viene incaricato dalla deputazione comunale di riordinare l'archivio (6).
Non si hanno ulteriori notizie di altri interventi fino al riordino effettuato tra il 1915 ed il 1923 da don Francesco Pederzoli, il quale provvide, purtroppo "ad eliminare quegli incartamenti di data remota che non avessero importanza storica ed amministrativa"(7).
E' segnalata successivamente la visita di un commissario prefettizio nel 1928 (8) e negli anni settanta la sostituzione dei faldoni eseguita dall'amministrazione comunale.
L'inventario ed il riordino Archidata, oltre a tenere presente la struttura originaria dell'archivio, delineata dall'inventario del 1714, non ha potuto naturalmente prescindere dalla suddivisione, successivamente consolidata, dell'inventario di don Pederzoli, ordinato in quindici categorie, a loro volta suddivise in classi e fascicoli. Per questo motivo alcune unità, ad esempio opuscoli a stampa in più copie, che avrebbero anche potuto essere collocate insieme, sono invece state mantenute separate in ossequio a tale inventario, in maniera da costituire anche un raccordo tra il vecchio ed il presente inventario, nello stesso tempo si sono conservati i vecchi titoli per le sottoserie dell'attuale ordinamento.
Il materiale è conservato in contenitori recenti e la collocazione dell'archivio comunale, cronologicamente seguente, non permette un'inventariazione nuova, che non riuscirebbe a ricostituire l'antico archivio del comune dal secolo XIII al secolo XVIII per gli scarti e la mancanza di inventari prima del 1714 e 1794 e che non giustifica una cesura con l'ordinamento del 1923.

Note
1. Cfr. unità 5.
2. Cfr. unità 76.
3. Cfr. unità 42.
4. Cfr. unità 78 e 79.
5. Cfr. serie 7, "Venzago".
6. Cfr. J. A. Cenedella, "Memorie storiche lonatesi", ms. in Biblioteca Queriniana di Brescia, copia dattiloscritta presso il comune di Lonato, 1874.
7. Cfr. archivio comunale 1860 - 1926, fald. 1, cart. 1, cl. 3, fasc. 7, "Relazione Pederzoli", ms. a cura di Pederzoli, 1923, ed anche fasc. 9.
8. Cfr. serie 8, "Pergamene".

Compilatori
Mauro Chilovi
Marco Galante
Giovanni Zanolini

espandi | riduci

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).