Editti di Francesco III d'Este, capitano generale del governo lombardo, di Ferdinando d'Ungheria, capitano generale della Lombardia, del magistrato della sanità dello stato di Milano e di Carlo di Firmian, ministro plenipotenziario della Lombardia austriaca, in materia di: introduzione, notifica, descrizione delle quantità di grano condotte nelle città dello stato di Milano; divieto di ammassare legna in Pavia onde evitare gli scoppi di incendi; divieto d'esportare bachi da seta dallo stato di Milano e di filare seta in Pavia; aumento del pane bianco venale e divieto di produrlo e venderlo in Pavia e nei Corpi Santi; riparazione e pulizia delle strade di Pavia, in particolare in occasione della processione del SS. Rosario; abolizione del monopolio sul ghiaccio e sulla neve nel ducato di Milano e nel principato di Pavia; revisione e riforma dei regolamenti degli affari economici, finanziari e giuridici; creazione di nuove podestarie e legislazioni del sistema giurisdizionale e giudiziario tra le regie podestarie e le preture feudali.
Editti dei sopracitati in materia di sicurezza pubblica riguardanti l'arresto di banditi e malviventi, secondo le convenzioni tra le corti di Vienna e Torino, tra lo stato Pontificio e gli stati della Lombardia austriaca, tra gli stati della Lombardia austriaca e gli stati di Parma, Piacenza e Guastalla.