Proclami di Pietro Paolo Casato, podestà di Pavia, e dei deputati sopra gli uffici di sanità di Milano e Pavia in materia di: diffusione, prevenzione, cura dell'epidemia pestilenziale scoppiata in Francia ed estesasi alle città di Torino, Milano, Alessandria, Pavia e ai comuni ad esse circostanti; relazioni e notifica di coloro che sono stati colpiti dalla peste e dei decessi avvenuti nei comuni infetti; introduzione e controllo da parte dei contestabili alle porte di Pavia delle merci in essa transitate provviste di bollette di sanità; divieto di ingresso in Pavia di merci e persone provenienti dalla Francia senza licenze rilasciate dall'ufficiale di sanità; spese sostenute in Pavia per curare gli ammalati di peste e per distribuzione di viveri ai ricoverati nell'ospedale di S. Matteo.
Alle cc. 1 - 18 elenco dei defunti a causa delle peste in Pavia, registro cartaceo con coperti in pergamena.