Unità compresa in: Corrispondenza tra Gaetano Cattaneo ed Enrico Sanclemente

Enrico Sanclemente a Gaetano Cattaneo (1811 febbraio 9)

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Segnatura definitiva: 13

Tipologia unità: Unità documentaria

Tipologia documentaria: Lettera

Supporto: Cartaceo

Descrizione estrinseca: Unità documentaria, lettera autografa firmata

Data topica: Cremona

Note: - Sul verso della lettera: "Al Venerat[issi]mo Sig Sig Pron Col[endissi]mo/Il Sig. Gaetano Cattaneo Conservatore/del Reale Gabinetto di Medaglie ec/Milano". (64) Ossia monete di estrema rarità. (65) Cattaneo ne accusa ricevuta con la lettera n. 12, scritta contemporaneamente a questa lettera del Sanclemente. (66) L'archeologo napoletano Francesco Maria Avellino (1778 - 1850), fu professore e Rettore dell'Università di Napoli, Sivrintendente agli scavi del Regno e Direttore, dal 1839, delle collezioni numismatiche dei Borboni. Fondò il "Bullettino archeologico Napolitano" (Napoli, tipografia Tramater, 1842) e fu editore del "Giornale numismatico (Giornale numismatico. Opera periodica [...] del Cav. F.M.Avellino della Società Regale di Napoli, Accademico Italiano, e Pontaniano, Napoli, Domenico Sangiacomo, 1811; tomo I, contenente i nn. I - IV, pubblicati dal 1 gennaio al 1 luglio 1808; tomo II, contenente i nn. V - VI, pubblicati dal 1 dicembre 1811 al 1 marzo 1812). Per un elenco dettagliato delle sue pubblicazioni, si veda LIPSIUS 1977, Suppl., p. 6. Nella Corrispondenza extra - ufficio del Gabinetto di Brera (LA GUARDIA 1985, n. 734) si conserva una lettera inviatagli da Cattaneo in data 29 marzo 1817, relativa all'identificazione di una moneta greca d'argento. (67) In effetti Avellino dedica al catalogo della collezione Sanclemente le pp. 3 - 9 del n. V e le pp. 29 - 32 del n. VI (tomo II) del suo "Giornale numismatico" (cfr. nota 66).

Numero corda: 13

Contenuto:

Venerat[issi]mo Sig.[nore] Pron Col[endissi]mo
Riscossa l'altro ieri la cioccolata rinchiusa nel pacchetto ben sigillata, la mattina seguente la volli sentire, e la ritrovai ottima, e veramente eccellente. Mille perciò ringraziamenti al n[ost]ro Amabil[issi]mo Sig.[nor] Conservatore. Desidero sapere il prezzo per segnarlo da conteggiarsi poi ne n[ost]ri conti colla spesa anche del porto pagato, com'è di dovere.
Favorisca mandare al Magazzino Gen[era]le Buccinelli, dove si farà consegnare l'indica, o piuttosto lo sbozzo delle mie Medaglie coi suoi prezzi. Spero che si ritroverà contento dell'aver anche minorati i prezzi di varie rrr (64), che a me costarono di più, come troverà notato. Meriterebbe che si facesse anche la compra dei rami incisi, i quali sebbene mi siano costati moltissimo gli rilascerei per pochi centinaia, aggiungerò ancora i disegni e l'originale mio comunque egli siasi. Insomma spero che si conchiuderà l'affare con sua, che sarà ancora di mia piena soddisfazione, e se si risolverà di venire a Cremona per la prossima Quaresima sarà tempo opportunissimo per fare il confronto e stabilire il contratto.
Intanto se V.[ostra] S.[ignoria] Venerat[issim]a giudicasse espediente di presentare a Sua Altezza Reale il Vice Rè la mia opera, potrebbe favorirmi di farla legare, ed io soddisferò il tutto.
Il Sig.[nor] Abate Incisa a quest'ora avrà avuti i miei esemplari dell'Opera. Fù una colpevole trascuraggine dello Spedizioniere, che si è scoperta solamente non ha molto, e subito si è rimediato; ma se mai bisognasse, o avesse l'Ab[at]e Incisa modo di esitarne in Alessandria o altrove mi prevalerò delle sue grazie. Spero che avrà avuti dal Comandante di Cremona i Libri del Sestini, che spedii al principio della settimana (65). Bramerei sapere se a Milano venga il Giornale Numismatico del Sig.[nor] Francesco M. Avellini di Napoli (66) e nel caso di si, se parli in esso della mia Opera, come aveva destinato di fare (67). Mi conservi la sia grazia e preziosa amicizia mentre mi dò l'onore di segnarmi con ogni particolar distinzione di V.[ostra] S.[ignoria] Venerat[issi]ma Devot[issi]mo Obblig[atissi]mo Ser[vitor]e[.]

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