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30. Francesco Sforza a Michele Cassani da Cotignola, detto Battaglia 1452 gennaio 5 Lodi

[ 63r] Michaeli Bactalie (1).
Laude, die v ianuarii 1452.
Dilecte noster, perchè deliberamo che tu vengni ad stare appresso de nuy, però havimo deliberato fin altramente cum nostro aconzo et cum matura delliberatione provedirimo ad quello castello, come è nostra intentione, che Iohannii de Santozo et Polo (2), tuo parente, habiano la guardia et governo de quello nostro castello et che habiano le L paghe quale tu hay, dividendole fra loro duy per mità. Però volimo staghi lì octo o X dì per instruerli et informarli bene de quello governo et guardia et per intendere quilli fanti sonno fidati confirmarli et quilli non sonno fidati et suffitienti licentiarli et torre delli fidati ad Cotignola et portarneli poy qua ad nuy tucti inscripto nome per nome et che siano numero 46 vivi et le persone loro che sarrano 48 et una paga morta per uno, che sonno L, et li daray li contrassigni et ordini quali tu hay da nuy, che quilli debiano observare cum solicitudine et diligentia.


(1) Si tratta di Michele Cassani da Cotignola, detto Battaglia, persona non segnalata da SANTORO (Gli uffici).
(2) Identificati come Giovanni Santuzzo Genziani e Paolo Cassani da Cotignola. In SANTORO (Gli uffici, p. 634) sono indicati come castellani «castri Sancti Crucis Cremone», con data di inizio della carica febbraio 1 di un anno non precisato.