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98. Francesco Sforza a Giovanni Serrati da Pontremoli 1455 marzo 12 Milano

[ 136v] Ordini quali nui damo a ti, Iohanni di Serrati da Pontremulo, nostro castellano della rocha grande de Guardasone, li quali ti comandiamo debbi integramente observare, non contrafacendogli in cosa alchuna, sotto pena della vita.
Data Mediolani, die xii martii 1455.
Primo, tu teneray continuamente quella forteza ad nome, devotione et fidelità nostra, guardandola dì et nocte con ogni studio et diligentia, et non la consignaray may ad persona alchuna senza nostra littera sottoscripta de nostra propria mano, como è questa, et senza lo contrasigno havimo con teco.
Secondo, non te partiray may dala dicta forteza per littere te fossero portate o ambaxate te fossero facte, per parte de chi se voglia, se non vederay nostra littera sottoscripta de nostra propria mano, como è questa, et che denanzi ala subscriptione de nostra mano sia uno segno così facto et uno altro dietro alla subscriptione così facto .
Tertio, in quella nostra forteza non receptaray may da doy o tre persone in suso senza littera sottoscripta de nostra propria mano, como è questa, et che in la dicta littera dal canto de sopra sia scolpita la corniola nostra grande in cera verde, como è qui de sopra. Ma da tre persone in giuso siamo contenti le recepti como parerà a ti, havendo advertentia de non receptare se non persone fidate. Et volimo che tu staghi continuo fornito per sey mesi de victualie del tuo proprio.
[ 137r] 4°, tenerai tucte le paghe toe quale devi tenere, che siano bone et fidate, sforzandoti de tuorli delli luochi nostri et ad noy sottoposti, et delle monitione sonno in quella rocha non dare a persona alchuna né consumare per ti senza nostra licentia et littera sottoscripta di nostra propria mano, como è questa.
Zanetus (1).
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) Si tratta di Zanetto Zaccaria.