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472. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Piacenza 1452 agosto 14 Quinzanello

Francesco Sforza ordna al luogotenente e al podestà di Piacenza di indurre il conte Onofrio Anguissola a restituire a Giovanni Anguissola da Vigolzone quanto gli ha tolto. Se si mostrerà ancora pervicacemente renitente a fare ciò, ricorrano alla detenzione personale degli uomini di detto conte Onofrio.

Locumtenenti (a) et potestati nostris Placentie.
Havimo inteso ch'el conte Honofrio Angossola, per la differentia ha con missere Giovanne Angossola da Vigolzono, è renitente in restituire le robe tolte ali dì passati al dito missere Giovanne, né vole obbedire ali vostri comandamenti. Et perché, come per altre ve scrissemo, non intendemo de tollerare simile cosse, pertanto volemo che procediati in questo fato secondo la commissione ve havimo fato superinde. E s'el dito conte Honofrio uxarà de renitentia a quelo ordenariti per la iustitia e comandariti, tunc siamo contenti che, per ogni modo provediati che quelo ordinati e comandati habia effetto, etiam per detentionem personalem, si expedierit, del'homini d'esso conte Honofrio, perché intendemo che li nostri officiali siano omnino obbediti. Ex castris, ut supra.


(a) Segue nostro depennato.